C’è qualcosa di profondamente umano nel non riuscire più a contenere. Quando l’urgenza di esprimersi supera ogni forma, ogni logica, ogni strategia. Quando scrivere non è più un mestiere, ma un sintomo. Introspezione, il nuovo EP di Mecna pubblicato a sorpresa, nasce esattamente da questo bisogno: non quello di pubblicare un disco, ma di liberarsi da sé stessi.
Sei tracce nate di getto, brevi ma intense, che sembrano più il diario sonoro di una notte di pensieri che un prodotto musicale da streaming.
Sei frammenti, sei fotografie in bianco e nero, da ascoltare piano, come si sfogliano le vecchie lettere. Non si tengono insieme per struttura, ma per tensione emotiva. Come sei nervi scoperti che si sfiorano senza mai toccarsi davvero.
Un lavoro che, nella sua nudità, ha il coraggio raro della sincerità.


