Robert De Niro – 81 anni e già due volte premio Oscar con Toro Scatenato e Il Padrino II – ha ricevuto ieri sera la Palma d’Oro onoraria alla settantottesima edizione del Festival di Cannes, aperta dal regista Quentin Tarantino.
Il premio
La Palma d’Oro è niente meno che il premio più prestigioso dell’intero festival, assegnata dalla giuria ufficiale del concorso, composta da registi, attori, sceneggiatori e altre personalità del cinema internazionale. Serve ad elogiare l’intero film, riconoscendo la qualità complessiva dell’opera, dalla regia alla recitazione, dalla fotografia al montaggio…
È stato Leonardo DiCaprio – accompagnato all’evento dall’ormai sdoganata partner Vittoria – a conferire il tanto desiderato premio al collega, non perdendo l’occasione di elogiare (meritatamente) un amico, oltre che un attore.
“Il lavoro di De Niro non è solo fatto dei ruoli che ha interpretato, ma anche del modo in cui ha ispirato gli attori a fare il proprio mestiere non come una semplice performance, ma come una trasformazione profonda. […] A Los Angeles tutti i giovani attori lo seguivano, lo osservavamo da ogni angolazione, cercando di capire come riuscisse ad appassionarsi completamente ai suoi personaggi. È stato un esempio, un modello. Non era solo un altro grande attore. Era l’attore”.
Queste le toccanti parole che possiamo ritrovare anche sull’articolo dedicato di SkyTg24.

Robert De Niro
“Il Festival è una piattaforma di idee, una celebrazione del nostro lavoro, un carburante per i nostri progetti.” Così De Niro ha definito il famoso festival, che da ormai quasi 80 anni celebra i migliori attori e le migliori attrici di tutto il mondo.
Il discorso dell’attore si è poi concentrato sui suoi più dolci ricordi legati a Cannes e alle edizioni passate, raccontando della prima e della sua ultima volta alle nomination francesi.
Ma De Niro non ha solo “gareggiato”, ha saputo presentarsi al festival anche sotto altre vesti, come ricordato da lui stesso: presidente di giuria, spettatore, cinefilo.
Critiche al presidente USA
Un discorso per certi versi atipico quello di Robert De Niro a seguito della premiazione, che ha deciso di dedicare parte del suo tempo post-premiazione ad un’aperta critica nei confronti di Donald Trump all’insegna della lotta per la democrazia.
L’attuale presidente filisteo degli Stati Uniti si è spinto più lontano che mai nella distruzione delle nostre istituzioni. Ha tagliato i fondi per le scienze umane, per l’istruzione superiore e adesso ha annunciato un dazio doganale del 100% sui film realizzati all’estero. Fermiamoci un attimo a riflettere. La creatività non ha prezzo. Eppure si cerca di darglielo. È inaccettabile. Tutti questi attacchi sono inaccettabili.
Robert De Niro
Il suo appello va al popolo, che incentiva ad agire in maniera passionale e determinata, ma sempre senza violenza. De Niro istiga una lotta alla libertà, raggiungibile anche tramite il festival, omaggiando l’arte e l’impegno di chi con l’arte ci vive.
Il profondo discorso dell’artista ha indubbiamente fatto centro nel cuore dei presenti, ma anche del pubblico a casa e sui social: non mancano infatti i commenti a favore sotto i numerosi post e video che raccontano l’accaduto.

Immagine in evidenza: Screen World