Troppo spesso il cinema dell’orrore viene derubricato a intrattenimento spiccio, a vuota valvola di sfogo per saziare lo sguardo delle pulsioni e perversioni più turpi. Eppure, la paura è forse il muscolo dell’uomo più interessante da esplorare. Il problema, semmai, è trovare horror e thriller che abbiano qualità e spessore. Ecco allora alcune chicche d’autore: tre film di Kiyoshi Kurosawa.
Lo scorso 26 novembre alcuni studenti hanno avuto la possibilità di partecipare a una masterclass con il regista Dario Argento durante il Fantasticon Film Fest. L’incontro è stato moderato dal giornalista Manlio Gomarasca e si è concluso con la proiezione del documentario “Dario Argento Panico” di Simone Scafidi. Che cos’è…
Lovesick Dead è un manga horror scritto e disegnato da Junji Ito nel 1997 e pubblicato in Europa nel 2021.
Avevo accennato in un precedente articolo la figura di Tomie, una donna bellissima che porta solo tormento agli uomini che la incrociano. Curiosamente in questo manga c’è un’inversione di ruolo: sarà questo fantomatico “bel tenebroso della crocevia” a portare disgrazie alle giovani ragazze che lo incontreranno.
Il fascino delle storie di paura è innegabile. Sin da bambini, il desiderio di venire terrorizzati era allettante e, allo stesso tempo, ripugnante. É proprio questo dualismo a generare l’essenza dell’orrore, che tanto cerchiamo di ritrovare nel cinema.
Il cinema, da sempre, parla per immagini. É in grado di dar loro una forma concreta e tangibile, alimentandone il potere. Forse, il fascino del cinema sta proprio in questo, ma è indubbio come un genere in primis sia in grado di dare voce a questa ineguagliabile forza visionaria.
Tomie è il nome di una ragazza bellissima, ma è anche il titolo del voluminoso manga horror in cui lei è protagonista.