Salute mentale: problema generazionale o tabù?

Lo scorso 10 ottobre si è celebrata la Giornata mondiale della salute mentale, un tema scottante tra i più discussi degli ultimi anni, anche grazie alle testimonianze di personalità celebri: attori, musicisti, modelli e non solo.

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World Health Mental Day

La Giornata mondiale della salute mentale (World Health Mental Day) è stata istituita per la prima volta nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale, e promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per combattere la stigmatizzazione e creare consapevolezza sull’argomento. Annualmente viene attribuito un tema preciso a questa giornata simbolica. Nel corso degli anni sono stati toccati molti aspetti specifici legati alla salute mentale, tra cui il primo soccorso psicologico e la depressione come crisi globale. Il tema scelto per il 2023 è intitolato: “La salute mentale é un diritto umano universale”.

Lo stigma sociale sulla salute mentale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come:

“Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”

Questa dichiarazione consente di trattare le malattie e i disturbi mentali come un qualsiasi malessere di carattere fisico o sociale. Sebbene oggi si assista a un processo di normalizzazione dei disturbi mentali, vige ancora uno stigma ricorrente. Le persone che riescono ad ottenere una diagnosi vivono spesso in una condizione di emarginazione, rifiuto sociale e, nelle situazioni più arretrate, negazione dell’infermità. Questi contesti possono portare al logoramento e alla sfiducia nella possibilità di guarigione e di miglioramento qualitativo della vita.

Una ricerca del 2022 dell’OMS stima che circa un soggetto su 8 soffra di disturbi mentali: si tratta di un miliardo di persone. Oggi assistiamo a sempre più campagne di informazione e sensibilizzazione che aprono alla possibilità di riconoscere queste infermità come tali e non come una fantasia “pseudo-medica”.

Fedez e la condivisione mediatica dei disturbi mentali

Negli ultimi giorni il rapper e imprenditore Fedez è stato al centro del vortice mediatico a causa delle sue condizioni di salute precarie. Il cantante, che già in passato si era espresso sulle sue condizioni psico-fisiche, si è prestato a un’intervista con Il Corriere della Sera. La scelta di parlare apertamente di salute mentale, depressione e attacchi ipomaniacali ha generato un’onda mediatica molto rilevante. Accesissima è stata, infatti, la discussione su questo tema, sia sulle testate giornalistiche che sui social network.

Come lui, in passato altre celebrità hanno scelto di condividere con i fan i propri disturbi di salute mentale: Angelina Jolie, Leonardo Di Caprio e Bella Hadid sono solo alcuni esempi. Le loro preziose testimonianze aiutano a normalizzare un problema che colpisce una fetta vastissima di popolazione e che sarebbe nocivo non riconoscere come tale.

Fedez e Chiara Ferragni, da Repubblica

Eventi a Milano sulla salute mentale

La Triennale propone una serie di incontri dall’11 al 13 ottobre dal titolo: “Milano 4 Mental Health“. Lo scopo è quello di “mettere al centro la tutela della salute mentale, partendo dalla promozione di azioni di prevenzione dedicate alle fasce di popolazione più giovane“.

Il Consorzio Farsi Prossimo, invece, organizza l’iniziativa “A (che) spasso per Milano – Con Me.Te.Ora“. Si tratta di un trekking pomeridiano organizzato per il 22 ottobre che parte dal Duomo per arrivare fino al Monte Stella. L’evento è per la salute mentale dei giovani e simboleggia un cammino da percorrere insieme, passo dopo passo.

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