I have a Dream: un viaggio nella storia dei diritti degli afroamericani

Sabato 14 ottobre debutta presso Anteo Palazzo del Cinema la mostra “I have a Dream. La lotta per i diritti civili degli afroamericani“. L’esposizione è il primo atto dell’inedito progetto “History & Photography al cinema“.

La mostra è realizzata con la collaborazione di “History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia“. Il progetto vuole rendere fruibili archivi fotografici pubblici e privati attraverso una continua selezione delle immagini più affascinanti in essi contenute. Inoltre, si mira a creare iniziative sui vari media per rendere questi archivi accessibili sia al pubblico appassionato che a quello più giovane e inesperto. La volontà è quella di poter utilizzare il supporto fotografico come metodo di insegnamento nelle scuole medie, superiori e nelle università.

Dalla segregazione razziale a Martin Luther King: “I have a Dream

L’evento vuole ricordare il 60º anniversario della Marcia su Washington per il lavoro e la libertà del 28 agosto 1963. Nel corso di questa giornata Martin Luther King pronunciò uno dei suoi discorsi più famosi contro la discriminazione razziale negli Stati Uniti, che passò poi alla storia con il titolo “I have a dream“.

Partendo da questa citazione verranno mostrate immagini dello sfruttamento degli afroamericani tra la fine della guerra civile e gli anni Sessanta del Novecento. Dopodiché verranno trattati con particolare attenzione i fatti che portarono ai due atti più simbolici della lotta per i diritti civili: il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965.

Un viaggio per tutti tramite le immagini

La mostra si basa su una foto-proiezione di circa 60 immagini provenienti dagli archivi di stato americani, soprattutto dalla Library of Congress e dal National Archives and Records Administration. La maggior parte delle foto sono riproduzioni digitali da stampe originali o negativi, ma sono presenti anche rare immagini a colori derivate da diapositive. Tutte queste immagini vantano la firma dei più grandi fotoreporter statunitensi dell’epoca.

La proiezione è commentata dal vivo dalla voce del curatore della mostra Alessandro Luigi Perna, giornalista pubblicista esperto di fotografia e appassionato di storia. La sua narrazione verte su immagini a grande impatto visivo e su un linguaggio rapido e poco accademico. Questo connubio crea quindi un viaggio suggestivo, a tratti feroce, ma con un’aria quasi poetica in alcune delle pagine più importanti della storia americana e occidentale. Il fine ultimo è quello di raccontare gli eventi più influenti degli ultimi due secoli che ancora oggi riecheggiano e dividono la nostra società.

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