Bianca Atzei presenta “Veronica”, l’album della verità

L’artista Bianca Atzei torna sulla scena musicale con l’uscita di un album, che lei stessa presenta come il suo lavoro più sincero, intitolato con il suo nome di battesimo: Veronica.

Per la prima volta le sue canzoni sono una denuncia sincera dei suoi sentimenti, delle sue esperienze e dei suoi pensieri. Ogni traccia ci vuole regalare un diverso, piccolo pezzo di lei. L’artista ammette che senza Veronica non ci sarebbe mai stata Bianca, la cantante che oggi riesce a farci emozionare, ed è il momento che il pubblico conosca entrambe le sfere della sua essenza.

I colori di Bianca

Bianca Atzei è una delle performer più apprezzate nella scena musicale italiana, per la sua grinta ed esuberanza, che hanno sempre caratterizzato i suoi progetti. Ho avuto l’opportunità di partecipare alla presentazione del suo nuovo disco, Veronica, un’occasione di riscoprirsi per l’artista. Durante la presentazione, ci ha parlato delle emozioni che ha voluto toccare e comunicare tramite questo disco, rivelandoci che per lei rappresenta un intero percorso, che esprime la sua interiorità a 360 gradi.

“Nel mio disco potrete trovare gioia, sofferenza, amore sano, amore tossico, serenità e disperazione, ma ciò che spero trasmetta più di tutto, è la mia forza”.

Con queste parole Bianca afferma quanto per lei sia stato importante il progetto, che le ha permesso di riscoprire il coraggio che per un periodo aveva dimenticato. Dunque, non è solo un aiuto per coloro che lo ascolteranno, ma è stato un percorso interiore per l’artista stessa, che si è tradotto poi nel linguaggio a lei è più naturale, la musica.

Ogni canzone è una sfumatura di Veronica, il nucleo nascente di Bianca, da dove tutto è partito. Veronica è una ragazza insicura sul suo futuro, che piano piano scopre la sua passione e vive esperienze che la formano profondamente. Nel suo percorso tocca differenti colori, ognuno dei quali rappresenta una nuova consapevolezza che la portano ad essere la donna che è oggi. Bianca racconta come la riscoperta di sè sia stata una sorta di liberazione, ed è proprio la gioia di stare bene con se stesse ciò che vuole trasmettere. Ci è voluto molto tempo per arrivare a conoscersi, dice l’artista, ma “una volta che tu sei consapevole di ciò che sei, nessuno ti ferma”.

Non solo featuring

Nell’album di Bianca sono presenti numerose collaborazioni con diversi artisti, come Arisa, J-Ax, Legno e altri ancora. I musicisti che fanno parte dell’album sono molto più che collaboratori professionali, sono dei veri e propri amici. Alcuni featuring sono nati molto casualmente, ci racconta Bianca, come per esempio quello con Arisa. Lei e Bianca si sono incontrate un giorno, accidentalmente. Bianca stava pranzando in un hotel di Milano, e Arisa portava a spasso i suoi cagnolini. Avevano iniziato a parlare del nuovo progetto ed entrambe ne erano rimaste entusiaste, e così da subito iniziano a lavorarci insieme. Artisti come J-Ax, invece, rappresentano per Bianca degli amici quasi di famiglia, con cui ha avuto un rapporto musicale nato dall’armonia della loro amicizia.

Alla presentazione del disco, Bianca spiega che, a differenza di molti artisti, il momento in cui più le viene ispirazione sono quei periodi in cui si sente completamente serena. La sofferenza per lei è un’ostacolo, la spegne e non le permette di compiere nulla. Riesce a scrivere solo se sta bene, e circondarsi di persone che la rendono felice non fa che stimolare il flusso artistico nei suoi progetti. Le collaborazioni e le canzoni scritte in quest’album sono state per Bianca una specie di emancipazione. Si sentiva indietro, si sentiva nascosta nell’ombra. Dunque, il disco si può definire una sorta di riscatto, che permette all’artista di dire “Sono qui e non ho intenzione di andarmene”.

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