Malifesto: il nuovo album delle emozioni di Malika Ayane

Il 25 Marzo, Malika Ayane ha raccontato attraverso una diretta streaming, in modo molto minimale e semplice, il suo nuovo progetto: Malifesto, album già disponibile sulle piattaforme musicali dal 26 Marzo.

Il presente incastrato nei brani di Malifesto

Malika in Malifesto narra del presente. Non è la prima volta che un suo album parla della dimensione del Hic et nunc, ovvero del qui ed ora.
Ripercorrendo la sua discografia, i due album precedenti a Malifesto esaminano anch’essi il presente: stiamo parlando di Anaif e Domino, entrambi scritti in Germania.
Al contrario, quest’ultimo progetto è stato realizzato esclusivamente nella sua città, Milano.

Forti emozioni caratterizzano l’album

L’album è una sorta di inno alla riscoperta del valore delle emozioni e, soprattutto, all’importanza di manifestarle senza paura, anche quando ciò che si presenta di fronte a noi cambia.
Malifesto nasce dal racconto delle emozioni di Malika stessa, raccontate attraverso istanti, all’interno dei quali viviamo ogni emozione.

Sono riuscita a raccontare le capacità di vivere ed osservare l’attimo senza giudicare.

La vastità di emozioni è dovuta anche alla pluriscrittura nata dalla collaborazione al progetto di otto mani, che implicano otto modi di pensare e di esporre diversi. L’album risulta così una sorta di voce corale che, passando dentro a quella di Malika, la fa emergere come una ‘portavoce del sentimento’.

La copertina: emozioni impresse in uno scatto

Malika ci ha raccontato come è nata l’idea della copertina di Malifesto. In realtà la cover è un semplice scatto mattutino, rubato quando ancora era struccata e spettinata.
Realizzata mentre stava ascoltando i primi missaggi dell’album, la foto è una sorta di ritratto dinamico della cantante, che sembra avvolta da emozioni, proprio quelle che ha voluto mettere a nudo nel disco.

Copertina dell’album ‘Malifesto’

Musica e sonorità

Malifesto è una produzione volutamente minimale; per questo si è optato per il protagonismo della voce di Malika Ayane, abbassando alcune tonalità per ottenendo quasi un sussurro.

I suoni sono stati scelti decidendo di soffermarsi su un punto di vista umorale, ottenendo così una malinconia calda e rassicurante. Per questo l’album riprende sonorità che contraddistinguono la scena franco – belga, il famoso ‘french touch’.
Proprio per questo, lo strumento che predomina le tracce è il basso, giungendo alla realizzazione di un disco ‘bassocentrico’.

Riprendendo l’orizzonte artistico francese, Malika ci ha raccontato che per esprimere e condividere la sua idea dell’album al team, ha allegato al progetto degli spezzoni di film francesi degli anni ’60, caratterizzati da una malinconia rarefatta, che si affianca maestosamente alla passionalità che la cantante ha espresso nell’album.

I brani di Malifesto

Tra gli undici brani una delle collaborazioni vede protagonista il cantautore italiano Colapesce – pseudonimo di Lorenzo Urciullo – con la canzone Telefonami:

Brano originale e moderno per scrittura e contenuto; pop ma non troppo, avendo Lorenzo un modo leggero di vedere la musica.

Inoltre, al di là della riflessione sul presente, Malika con il brano Come sarà, ha voluto porre l’accento sul pensiero che abbiamo oggi del domani. Soggiogati da questo presente, ci ritroviamo ad essere colmi di incertezze e l’unica sicurezza è come viviamo l’oggi e le rispettive emozioni.

Il successo non ha ricette

Secondo Malika non esiste una ricetta per il successo di un brano o addirittura di un album. Per la cantante l’anti-musica è cercare di seguire l’attualità che è in continuo mutamento. Malika ci spiega che essere se stessi ed eliminare quel sottile velo di distaccamento autorale presente in molti brani, aiuta a permettere al pubblico di fidarsi e creare un rapporto autentico.

Per quanto riguarda il futuro, nel mondo musicale – ci dice la cantante – sono presenti artisti specializzati in generi e stili underground. Un esempio potrebbe essere la musica metal o quella techno, poco commercializzate e estremizzate ad un pubblico ristretto.

Questa diversificazione è interessante se ci togliamo dall’idea ci che debba per forza essere il primo in classifica.

Insomma, per la cantante bisogna semplicemente rimanere fedeli a se stessi per permettere al pubblico di fidarsi: è questa la vera ricetta per il successo, cosa che ci ha insegnato Malika Ayane durante tutta la sua carriera e che si propone di continuare a fare con il suo ultimo album Malifesto.

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