Inaugurazione del Noir in Festival 2023: Daniel Pennac in IULM

In occasione dell’inaugurazione della trentatreesima edizione del Noir in Festival, l’autore e docente francese Daniel Pennac è intervenuto presso l’Auditorium della nostra Università presentando il suo ultimo libro ”Capolinea Malaussène”. 

Il Noir in Festival

Dal 1 al 7 dicembre la nostra Università ha l’onore di ospitare il Noir In Festival. Il noir è più di un genere: è spionaggio, giallo, fantasia, incubi, horror, thriller. È una vastità di generi letterari e cinematografici, che attualmente in Italia vede una rilevanza sempre maggiore.

L’apertura ufficiale del festival è stata inaugurata con Daniel Pennac, presentato dal giornalista, scrittore e semiologo Stefano Bartezzaghi. Nei giorni successivi sono seguite le proiezioni dei sei finalisti del Premio Caligari per il miglior film noir italiano (votato da una giuria formata da studenti dell’Università), incontri e masterclass con ospiti speciali. 

Qui il programma completo del festival.

Locandina del festival, da cineblog.it

Pennac in breve

Con i suoi romanzi e racconti per/di ragazzi, Daniel Pennac è stato parte dell’infanzia di molti. Ricordiamo “Abbaiare Stanca” (1984) e la serie di “Kamo” (1992-1997), solo per citarne alcuni tra i più celebri. Quando si parla di Pennac, infatti, i nostri pensieri non si dirigono immediatamente al genere noir. Al contrario, riportando le parole del Rettore Gianni Canova durante l’incontro: 

Siamo onorati di aprire il noir con un grande scrittore che apparentemente non collegheremmo al noir, anche se la sua scrittura è piena di echi, risonanze, reminiscenze che rinviano alla grande galassia dell’immaginario noir

Gianni Canova

Nato a Casablanca nel 1944, Pennac lo ammette subito: “J’étais un très très très mauvais élèves dans toutes toutes toutes les matières” (“Ero veramente un pessimo allievo in tutte le materie“). A cambiargli la vita fu proprio un professore, il primo a vedere in lui una grande immaginazione e un altrettanto grande potenziale. Un giorno quest’ultimo gli diede come compito quello di scrivere un romanzo a puntate settimanali. Fu proprio questa lezione pedagogica e morale che lo portò a diventare romanziere e professore.

Nel 2012, quando ricevette la Laurea ad Honorem in Pedagogia presso l’Università di Bologna, era ancora presente in lui quel bambino “somaro” che sentiva di non voler ottenere questa onorificenza. Quell’allievo che non corrispondeva alle esigenze del sapere scolastico, quello studente che ha poi costruito il suo futuro attorno alle lettere non se n’è mai andato.

Gianni Canova e Daniel Pennac in IULM, da noirinfest.com

Saga “Malaussène” e il nuovo romanzo

Dopo un periodo sabbatico di pausa dalla scrittura, Pennac rimane affascinato dal noir e dal suo modo di vedere il mondo. È così che nasce il ciclo di Malaussène. Nello specifico, a colpire l’autore è il concetto antropologico spiegato nel saggio “Il capro espiatorio” di René Girard, da cui trae ispirazione per “Il Paradiso degli Orchi” (1985). Si tratta del primo romanzo della collana a cui quest’anno si è aggiunto il settimo e ultimo capitolo “Capolinea Malaussène“. La storia è quella di Benjamin Malaussène, capro espiatorio di professione, e della sua famiglia allargata e multietnica nel quartiere di Belleville a Parigi. In effetti la saga è proprio un omaggio a Belleville, dove Pennac abita da tempo.

Belleville è la storia ridotta a un piccolo quartiere, a un fazzoletto di terra, dove ci sono tutti gli immigrati e tutte le storie. Per me è il quartiere ideale.

Daniel Pennac

Immagine in evidenza: noirinfest.com

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