FACCIAMO IL PUNTO: le news della settimana

Il Blog di Radio IULM vi propone ogni sabato una rassegna di alcune delle notizie più rilevanti della settimana. Attraverso un viaggio che si snoda in tutto il mondo ripercorriamo assieme i fatti che hanno occupato le pagine delle principali testate giornalistiche.

Aggressione squadrista al liceo Michelangiolo di Firenze

Sabato 18 febbraio due studenti appartenenti al Collettivo del liceo Michelangiolo di Firenze sono stati aggrediti da sei ragazzi (tre minorenni e tre maggiorenni) legati al movimento Azione studentesca ed estranei alla scuola. Il caso ha sollevato numerose polemiche a livello nazionale, molte delle quali riguardanti il mancato intervento da parte del presidente del consiglio Giorgia Meloni. Sono centinaia, tra studenti e adulti, le persone che martedì 21 febbraio hanno aderito alla manifestazione antifascista tenutasi a Firenze.

Nello stesso giorno Annalisa Savino, preside del liceo scientifico fiorentino Leonardo Da Vinci, ha mandato una lettera aperta a studenti, genitori e personale della scuola. Savino nella lettera prende una posizione chiara sulla vicenda e, sebbene in molti abbiano apprezzato il gesto, c’è chi si è detto contrariato. Intanto la Digos del capoluogo toscano continua le indagini, mentre il parlamentare Federico Mollicone ha rivolto un’interrogazione al ministro Matteo Piantedosi affinché siano acquisiti tutti i video e identificate tutte le persone per ricostruire i fatti.

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La famiglia di Malcolm X farà causa a CIA, FBI e polizia di New York

Martedì 21 febbraio — in occasione del 58° anniversario dell’assassinio di suo padre — la figlia di Malcolm X, Ilyasah Shabazz, ha annunciato che intende citare in giudizio la CIA, l’FBI e la polizia di New York per presunto occultamento di prove relative all’omicidio.

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Nel 2021, un giudice dello stato di New York ha annullato le condanne di due uomini che avevano ingiustamente trascorso decenni in prigione per l’omicidio di Malcolm X, dicendo che c’era stato un errore giudiziario. Talmadge Hayer, l’unico imputato ad aver confessato il suo ruolo nell’assassinio, aveva a lungo sostenuto l’innocenza dei due. L’avvocato di Shabazz Ben Crump ha ricordato che da tempo si discute del coinvolgimento di polizia e agenzie federali nella morte del politico afroamericano. “Il governo aveva prove che hanno nascosto alla famiglia di Malcom X ed agli uomini ingiustamente condannati” ha concluso.

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Rigopiano, il verdetto e la rabbia delle famiglie delle vittime

Era il 18 gennaio 2017 quando una valanga travolse l’hotel di Farindola uccidendo 29 persone. A sei anni di distanza dalla tragedia arriva finalmente il verdetto: 25 gli assolti e cinque i condannati. Tra gli assolti anche l’ex prefetto di PescaraFrancesco Provolo, e dell’ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco. Condannato invece a 2 anni e 8 mesi il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, con le accuse di omicidio plurimo colposo e lesioni multiple colpose.

Abbiamo il dovere come rappresentanti delle Istituzioni di rispettare la sentenza e di prendere atto della decisione del Giudice. Naturalmente, per esprimere un giudizio più completo e valutare le eventuali ulteriori azioni che la Regione potrà e dovrà intraprendere, dobbiamo attendere la pubblicazione delle motivazioni, che leggeremo e studieremo con la necessaria attenzione.

Marco Marsilio – Presidente della regione Abruzzo

La decisione del Giudice Gianluca Sarandrea ha sollevato non poche polemiche: i parenti presenti in aula hanno iniziato a urlare allo scandalo “assassini”, “fate schifo”, “venduti”. In aula anche il superstite Giampaolo Matrone, che perse la moglie sotto la valanga, che sentitosi oltraggiato dalla sentenza ha minacciato “Giudice, non finisce qui”.

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