La terribile crisi energetica del Texas

Una fortissima tempesta polare ha gettato il Texas in una crisi energetica senza precedenti. Oltre alle decine di vittime e sfollati, più di 13 milioni di cittadini devono fare i conti con tubature scoppiate e congelamenti dei pozzi.

La tempesta

La tempesta proveniente dall’Artico che si è abbattuta sul Texas ha fatto scendere la temperatura a 16 gradi Fahrenheit (-9 gradi Celsius). Purtroppo, però, il Texas, oltre ad essere uno dei principali produttori di energia degli USA, non è abituato a temperature rigide.
Ha così avuto inizio una crisi energetica senza precedenti, con le raffinerie chiuse, i gasdotti limitati e le reti energetiche in blackout.

La crisi energetica

La situazione nelle varie contee appare degna di un film apocalittico. Diversi governatori, tra cui quelli di Austin e Houston, hanno consigliato ai cittadini di bollire l’acqua prima di berla. Questo perché, essendo l’energia elettrica non utilizzabile, i vari sistemi di depurazione sono in funzione solo grazie ad alimentatori di riserva. Il governatore di Kyle, addirittura, ha consigliato di utilizzare l’acqua solo per sostentarsi, non un goccio di più.

La situazione negli ospedali, invece, non potrebbe essere peggiore. Non solo medici ed infermieri devono confrontarsi con il coronavirus, ma sono anche costretti ad utilizzare servizi igienici portatili e bottigliette d’acqua per lavarsi le mani.
Come se non bastasse, gli abitanti delle zone più rurali hanno dovuto percorrere svariati km su strade ghiacciate schivando alberi e pali della luce caduti. Questo solo per poter bere qualche bicchiere d’acqua.
Il Presidente Joe Biden ha quindi dichiarato lo stato d’emergenza per “disastro maggiore”. Questa mossa permette infatti l’accesso ad alloggi temporanei, riparazioni di edifici e diverse agevolazioni per tutte le persone colpite.

La fuga di Ted Cruz

In uno dei momenti di crisi più delicati per il Texas, il senatore repubblicano Ted Cruz ha deciso di abbandonare il Paese in balia del freddo artico per dirigersi in Messico. “La vacanza era programmata da tempo”, si è affrettato a dichiarare Cruz. “Faceva freddo, le mie figlie non andavano a scuola, l’ho fatto per loro, volevo solo essere un bravo papà”.
Se non fosse che uno dei conoscenti di Cruz, rimasto anonimo, avrebbe condiviso con la stampa alcuni dei messaggi inviati dal senatore e dalla moglie Haidi ad amici e parenti. “Abbiamo trovato un hotel che costa solo 309 dollari a notte!”.

Inoltre, a quanto si rileva leggendo i vari SMS, l’unica grande preoccupazione dei coniugi sarebbe stato il barboncino, lasciato “solo nella casa gelata”.
Resosi conto di ciò che aveva fatto, Cruz si è pentito dichiarando: “È stata una sciocchezza, non la rifarei”.
Questo però non risolleverà dalla crisi la sua carriera e la rielezione del 2024. “Ha infranto la regola cardine della politica, essere presente quando c’è una crisi”, ha confessato un suo compagno di partito.

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