Cittadellarte: dove arte e comunità si incontrano

C’è un luogo a Biella dove si respira arte, comunicazione, sostenibilità, ma soprattutto comunione. Questo luogo si chiama Cittadellarte e ad aprirne le porte è stato Michelangelo Pistoletto, artista protagonista del movimento dell’Arte Povera.

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Una cittadella per l’arte

Cittadellarte-Fondazione Pistoletto nasce nel 1998 presso un ex lanificio nella provincia piemontese di Biella, città natale dell’artista. Il nome è curioso perché in sé racchiude più parole e significati: “cittadella” perché qui l’arte è racchiusa e protetta da mura immaginarie, e “città” perché al contempo esprime la volontà di essere un luogo aperto a tutti. Cittadellarte nasce infatti con questo scopo. Pistoletto pensa sì a un luogo fisico, ma soprattutto a un ambiente dove circolano idee, dove creativi, imprenditori, ma anche studenti e professori, possono incontrarsi: un angolo culturale a 360 gradi.

La cittadella è un’organizzazione no profit che si presenta come un grande laboratorio a cielo aperto. All’interno troviamo certamente le opere di Pistoletto, dalla celebre Venere degli stracci, agli Oggetti in meno: una serie di opere create dall’artista tra il 1965 e il 1966, che reinterpretano oggetti di uso quotidiano mettendoli in relazione con la società dei consumi e la Pop Art. Una sala è poi dedicata completamente ai quadri specchianti: lastre di acciaio inox lucidate a specchio sulle quali vengono applicate immagini dipinte su carta velina. Il visitatore, entrando in questa stanza, si sente sicuramente protagonista e parte dell’opera: è questo l’obiettivo dell’artista, che voleva sottolineare la fusione dell’opera d’arte con lo spettatore e con l’ambiente circostante.

Un centro poliedrico

Oltre alle sale dedicate al lavoro di Pistoletto, Cittadellarte ospita diverse associazioni come “Love Difference”, associazione culturale dedicata all’interculturalità, o “Let Eat Bi“, un progetto che unisce coltura e comunione, dedicandosi soprattutto all’incontro tra terre abbandonate e cittadini che vorrebbero prendersene cura. La cultura passa però anche attraverso l’istruzione. Alcuni spazi di Cittadellarte sono infatti dedicati a un asilo e a lezioni universitarie incentrate specialmente sul tema della sostenibilità.

Il Terzo Paradiso

Con una camminata di dieci minuti si raggiunge lo spazio dedicato al “Terzo Paradiso“. Fisicamente si tratta di un simbolo ricreato sul pavimento di un grande capannone dall’aria quasi sacrale, religiosa. Il simbolo è una rivisitazione del segno infinito matematico, con tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano la natura e l’artificio, quello centrale rappresenta la comunione di questi due aspetti. Con il Terzo Paradiso, Michelangelo Pistoletto vuole trovare per l’umanità una fase di equilibrio tra mondo naturale e mondo artificiale.

“Terzo Paradiso” significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzitutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.

Michelangelo Pistoletto
Stanza del Terzo Paradiso

I prossimi eventi di Pistoletto

Cittadellarte è una realtà che si impegna a promuovere l’arte di Pistoletto. Dal 2 novembre è in corso una grande mostra in occasione del novantesimo compleanno dell’artista presso il Castello di Rivoli, in provincia di Torino. La mostra “Michelangelo Pistoletto. Molti di uno” ripercorre la carriera dell’artista con alcune delle sue opere principali, all’interno della cornice del Castello, dove ha sede il Museo d’Arte contemporanea. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 25 febbraio 2024.

Un altro appuntamento importante riguarda l’inaugurazione della Venere degli Stracci a Napoli, il 22 gennaio 2024. L’opera, dopo essere stata bruciata da un cittadino lo scorso luglio, riprende la sua vita in Piazza del Municipio. Un grande segno di rinascita di una Venere che rinasce dalle ceneri.

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