Mondiale calcio femminile ’23, quello che ci aspetta

Il Mondiale di calcio femminile che si appresta a cominciare sarà la nona manifestazione da quando è nata la competizione. Raccontiamo i preparativi di questo evento che accompagnerà appassionati di tutto il mondo nel corso dell’estate.

AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA

A seguito di un bando cominciato nel febbraio 2019, la Fifa ha scelto Australia e Nuova Zelanda come nazioni organizzatrici del torneo. La manifestazione avrà luogo in 9 città del continente con 10 stadi a disposizione suddivisi presso: Sidney, Melbourne, Brisbane, Adelaide, Perth per l’Australia e Wellington, Hamilton, Auckland e Dunedin per la Nuova Zelanda. La cerimonia di apertura si terrà il 20 Luglio all’Eden Park di Auckland e la finale del mondiale si disputerà il 20 agosto a Sidney allo Stadium Australia.

ITALIA

Anche le Azzurre prenderanno parte alla competizione e se la dovranno vedere con altre 31 nazionali. L’Italia è stata inserita nel girone G con Svezia, Sudafrica e Argentina. L’avversario più temibile del torneo rimangono le Americane, già campionesse del mondo per due edizioni di fila. Sono però le Scandinave la testa di serie e quindi la squadra più ostica. L’allenatrice Bertolini sa che sarà una strada tortuosa, ma punta comunque a fare bella figura con l’organico che ha a disposizione, capitanato da Sara Gama, simbolo del calcio femminile in Italia. Sarà questa poi l’occasione di mettere in mostra il calcio femminile nostrano e capire a che punto siamo nel suo sviluppo dopo il riconoscimento professionistico.

IL MOVIMENTO CALCISTICO FEMMINILE

Il mondiale sarà ulteriore occasione per dare man forte al movimento del calcio femminile. La Fifa si aspetta un pubblico di oltre 2 miliardi di spettatori che contribuisca a dare rilievo all’evento. D’altronde nello scorso campionato del mondo in Francia del 2019 si sono registrati più di un miliardo di spettatori. La posizione geografica, oltre che il fuso orario, spiega l’amministratore delegato di Australia Football, James Johnson, favorirà la visione del torneo in America, ma anche nel continente asiatico. Insomma, ci sono tutte le carte in regola perché questo spettacolo possa essere un successo globale.

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