2 giugno 2022, reportage dietro le quinte della parata

Dopo due anni di stop, la tradizionale parata della Festa della Repubblica è tornata ad attraversare il centro di Roma. Radio IULM era lì, e oggi vi raccontiamo com’è andata.

Un ritorno in grande stile

Sin dal 1948, il 2 giugno è caratterizzato dalla rassegna militare di Via dei Fori Imperiali (Roma). A causa della pandemia, però, nel 2020 e nel 2021 l’evento non si è potuto svolgere. Ma quest’anno si torna alla normalità.

Quest’anno torna la parata: 5113 uomini e donne delle Forze Armate, dei Corpi armati e non dello Stato, centinaia di veicoli, una ventina di elicotteri. Insomma, un ritorno in grande stile.

Dietro le quinte

La rassegna, come da tradizione, viene trasmessa in diretta su Rai 1. È questa la versione della parata che siamo, bene o male, tutti abituati a vedere: il momento del passaggio dei reparti sotto la tribuna presidenziale.

Ma, come è ovvio che sia, anche questa sfilata ha alle spalle un’organizzazione minuziosa e nascosta agli occhi dei più. Radio IULM ha il privilegio di potervela raccontare!

Nel corso del mese di maggio, presso l’aeroporto militare di Guidonia (Roma), si svolgono una lunga serie di prove, che coinvolgono solo i reparti strettamente militari. Si affina la marcia, la sequenza delle formazioni, la preparazione delle bande. Poi, la notte tra 30 e 31 maggio, Via dei Fori Imperiali viene chiusa al traffico: è la prova generale, la cosiddetta “notturna”, che dura di norma dalle 23 alle 4 del mattino.

Il grande giorno

Il mattino del 2 giugno tutto viene organizzato con ampi margini di tempo, così da garantire che non ci siano ritardi: ritrovo alle 6 del mattino e trasferimento in zona Circo Massimo, assegnazione dei posti sui veicoli (per chi è assegnato ad essi, ovviamente), soluzione di eventuali problematiche dell’ultimo minuto. Alle 9:15 circa è tutto pronto.

Saluti delle autorità

Alle 9:30, terminata la cerimonia di deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e scortato dai corazzieri motociclisti, passa in rassegna il personale schierato in attesa della parata. Sfila davanti ai reparti sulla sua Lancia Flaminia scoperta, in piedi, salutando. Appena terminato il passaggio, le autorità si trasferiscono sulla tribuna presidenziale in Via dei Fori Imperiali. La parata può cominciare.

La formazione della rassegna

Come da tradizione, apre la parata il comandante dello schieramento, che quest’anno era il generale di corpo d’armata Rosario Castellano. Seguono le bandiere di guerra delle quattro Forze Armate (Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri) e della Guardia di Finanza. Vengono poi 300 sindaci, seguiti dai gonfaloni di regioni, province autonome e alcuni comuni.

Subito dopo è il turno delle camionette che trasportano i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma. Arriva poi una rappresentanza del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa.

La parata prosegue con i consueti blocchi tematici: Forze Speciali, Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Militare della Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Protezione Civile e Servizio Civile Universale. A chiudere arriva una rappresentanza interforze di reparti a cavallo, seguita dalla tradizionale corsa dei Bersaglieri.

Dal cielo scendono tre paracadutisti dell’Esercito, che trasportano in caduta un gigantesco Tricolore di 400 metri quadri. Con il passaggio delle Frecce Tricolori la parata volge al termine.

Il reportage

Ma com’è vivere in prima persona le emozioni della parata? Com’è stare dietro le quinte di un evento tanto grande e importante? Com’è sfilare davanti alle massime cariche dello Stato?

Ho avuto la possibilità di realizzare un reportage audio, catturando i suoni e le voci di questa mattina così memorabile. Lo trovate allegato a questo articolo: ascoltatelo!

L’autore dell’articolo durante la fase preparatoria della parata

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