American Idiot: la resurrezione dei Green Day

American Idiot dei Green Day ha riportato il Punk Rock nel Pop. A partire dall’omonima title track il concept album della band di Berkley non può essere ridotto a una mera operazione commerciale.

Ascolta la puntata di Gonna Rock IULM Out sui Green Day

American Idiot: la resurrezione dei Green Day

American Idiot: il racconto di un Gesù della periferia

Jimmy era il nome del ribelle più emblematico degli anni ’50. Quel Jimmy di cognome faceva Dean, mentre quello dei Green Day non ne ha uno vero e proprio.

American Idiot: la resurrezione dei Green Day
La copertina dell’album. Un cuore o una bomba?

Tuttavia ha un soprannome che contribuisce a renderlo iconico, almeno quanto il Rebel without a cause. Jimmy è Jesus of Suburbia, il Gesù della Periferia.

La sua storia, che si sussegue di pezzo in pezzo in American Idiot, incarna quella di milioni di giovani che si accorgono di non appartenere al luogo in cui vivono. Bugie e violenza sono padrone della sua Città dei dannati che assomiglia agli interi Stati Uniti, o forse all’intero mondo.

American Idiot: dall’era Bush a oggi

Don’t wanna be an american idiot? Tra ironia e patriottismo, sorriso e disgusto questa è la domanda che apre l’album.

Billie Joe Armstong vi presta la sua voce e i suoi accordi violenti di chitarra. Di Mike Dirnt invece è l’invettiva del basso in sottofondo. Il tutto viene accompagnato dall’interrogativo incalzante della batteria di Tré Cool.

American Idiot: la resurrezione dei Green Day
Billie Joe Armstrong (voce e chitarra), Trè Cool (batteria) e Mike Dirnt (basso)

È una melodia potente e allo stesso tempo orecchiabile. L’alter ego musicale di Jimmy. Ci sveglia dall’assuefazione alle verità dei media, all’alienazione solitaria, alla visione della violenza.

È il suono isterico dell’America di George W. Bush e dei fantasmi della guerra in Iraq. Tuttavia il panorama descritto non si allontana poi tanto da quello attuale.

Politici on Holiday

The rappresentative of California has the Floor. Ma anche quello di Londra, di Amsterdam e di Roma.

Mentre le bombe esplodono, i soldati muoiono e il mondo civilizzato si avvia al tramonto, le risposte non arrivano. Tuttavia i Green Day hanno voglia di sognare. In disaccordo con le menzogne dei politici e degli american idiots, danno inizio alle loro ironiche vite in vacanza. Ancora prima de Lo Stato Sociale.

Dove porta il cammino sul Boulevard of Brokend Dreams?

Jimmy è fuggito in una grande città. Rimpiange però la madre e la sua periferia. Cammina solo e rimpiange i sogni spezzati.

Nato dalla rabbia e dall’amore, il suo Gesù della Periferia è stato annientato. Chiede di svegliarlo senza ricordi alla fine di Settembre, Wake me up when september ends.

È dunque il momento di tornare a casa. Si riparte dai Suburbia, ma con la certezza che morto un Gesù sia risorto un uomo.

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