Neuromagia: un professore e uno studente uniti da una grande passione

Scritto, diretto e interpretato dal professore Massimo Bustreo (docente di Psicologia della comunicazione audiovisiva) e dallo studente, Edoardo Tettamanti (in arte Edoardo Ares), lo spettacolo-conferenza Neuromagia.

L’appuntamento è in Auditorium il 21 marzo alle 18.30. L’iniziativa è anche uno dei numerosi progetti ideati in relazione alla parola dell’anno lanciata dal Rettore e Professore Gianni Canova: DENARO.

La parola dell’anno è stata proposta durante l’insediamento del Rettore. Questo progetto darà la spinta a docenti, studenti e collaboratori dell’università a creare contenuti inerenti all’argomento.

La terza faccia della moneta

Una grande coincidenza è stata quella che la parola dell’anno sia stata lanciata in contemporanea all’uscita del libro del professor Bustreo, intitolato “La terza faccia della moneta: Le dinamiche che guidano la nostra relazione con il denaro”. 

La terza faccia, trattata nel libro, rappresenta molti concetti: è quella che si intravede nel momento del lancio della moneta (il fatidico momento decisionale dove noi possiamo sentirci «liberamente obbligati a scegliere»). Lì le due facce tradizionali, quella dell’autorità e quella del valore nominale di scambio, si sovrappongono.

Oppure è anche il nome del bordo della moneta stessa, dove si veicola il principio di fiducia, che un tempo veniva perso grattando via il metallo prezioso dai bordi della moneta per produrre materiali con cui coniare altre monete. Così il valore della moneta veniva perso.

Neuromagia: lo spettacolo

Lo spettacolo narra la storia di un mago professionista in crisi d’identità che decide di andare dallo psicanalista. Quest’ultimo s’immedesimerà nel suo mondo, trasformando il suo studio in un palco da spettacolo. Con l’aiuto dello spettatore, accompagnerà il mago passo dopo passo aiutandolo a rispondere a una semplice domanda: chi inganna chi nella nostra relazione con il denaro?

Un professore e uno studente che lavorano ormai da mesi a stretto contatto, sfondando la barriera che solitamente divide le due facce della moneta dell’istituzione universitaria.

Chi si sarebbe mai immaginato che magia e neuroscienza potessero completarsi e spiegarsi a vicenda?

Come spiegato dal Professor Bustreo e da Edoardo Ares, l’obiettivo di questo spettacolo è quello di «informare ed educare su alcune dinamiche che hanno a che fare con il denaro e farlo in modo divertente. Poi, far si che le persone, escano con qualche domanda in più sul come singolarmente ci riferiamo al denaro».

Emozionare, educare e creare una certa consapevolezza nel rapporto col denaro sono quindi gli obbiettivi di questo spettacolo; questo, ovviamente, oltre al semplice piacere di passare una serata a teatro diversa dal solito.

Quando ho chiesto a Edoardo Ares quale fosse il timore più grande per un illusionista, mi ha risposto che potrebbe essere quello di presentare uno spettacolo piatto, dove il pubblico non venga coinvolto a pieno.

In questo caso, però, i due performer sono totalmente convinti del loro lavoro e si aspettano uno spettacolo pieno di emozioni e divertimento.

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