Delta: una storia d’amore, di solitudine e di vendetta

Delta, il nuovo film di Michele Vannucci, è stato presentato in anteprima martedì 21 marzo presso il cinema CityLife Anteo. La proiezione della pellicola è stata introdotta al pubblico dal regista e dagli attori Alessandro Borghi, Luigi Lo Cascio ed Emilia Scarpati Fanetti.

L’introduzione al film

A rompere il ghiaccio, poco prima della proiezione, è il regista Michele Vannucci, entusiasta di poter condividere un racconto a lui molto caro che nasce proprio qui in Nord Italia, a pochi chilometri da Milano. Il film, un avvincente dramma sulla ricerca dell’essere umano, è infatti ambientato sul Delta del Po, in provincia di Ferrara. Come afferma lo stesso Vannucci, Delta è frutto di una lunga e meticolosa ricerca sul posto:

Questa pellicola nasce dopo anni di raccolta sul territorio di racconti, testimonianze e interviste. È stato un percorso indubbiamente lungo, e spero che vi porti l’emozione che ha portato a me.

Inoltre, come racconta Alessandro Borghi, la realizzazione di Delta ha richiesto grande fatica e impegno, sia dal punto di vista fisico (a causa delle basse temperature al momento delle riprese), che psicologico (a livello emotivo, linguistico e intellettuale).

Una storia “umana”

Elia (Alessandro Borghi) è un bracconiere trasferitosi lungo il Delta del Po assieme a una famiglia rumena con cui si dedica alla pesca illegale. Ben presto il suo cammino incrocia quello di Osso (Luigi Lo Cascio), un volontario ambientalista che assieme alla sorella minore e all’associazione da lui fondata si impegna quotidianamente per difendere il fiume. Lo scontro tra bracconieri e pescatori è inevitabile.

Elia ed Osso sono i protagonisti, apparentemente opposti, di una storia violenta che li porta a fare i conti con la propria natura. I personaggi di Michelle Vannucci sono soli, travolti dalla rabbia, sempre sul punto di cadere in una spirale di violenza e costantemente in lotta per non soccombere ai propri istinti. Non a caso essi sono instancabilmente in sfida con qualcosa: la natura, la comunità, l’ignoto, il “diverso”.

Oltre ad essere una feroce storia d’odio, però, Delta è anche una storia d’amore: l’amore tra fratelli, l’amore passionale, l’amore che inganna, l’amore istintivo. Si tratta quindi di un cupo e tortuoso viaggio che fa luce sugli istinti umani più reconditi e pericolosi.

Alessandro Borghi ed Emilia Scarpati Fanetti nei ruoli di Elia ed Anna

Paesaggi fuori e paesaggi dentro

L’ambiente gioca una parte fondamentale all’interno del film, e non solo da un punto di vista estetico o decorativo. Nel corso della storia, infatti, ci si rende facilmente conto di quanto esso rifletta lo stato d’animo dei personaggi. I rovi ingarbugliati e taglienti, la nebbia che avvolge tutto e tutti, le acque torbide: tutti elementi naturali che ricordano la consapevolezza di non sapere mai fino in fondo dove siamo disposti ad arrivare pur di soddisfare i nostri istinti più profondi, e la confusione che ne deriva. Il merito più grande del film è infatti forse quello di creare una coralità di personaggi a tutto tondo, né buoni né cattivi, senza risposte certe in mano, più o meno determinati, in costante ricerca del proprio limite.

Alessandro Borghi nel ruolo di Elia

Un western contemporaneo sul Delta del Po

Quello di Delta è un racconto intenso ambientato in un mondo povero dove lo Stato è assente, la legge è inefficace e ci si scontra direttamente senza il tramite del sistema. I duelli non prevedono eroi e vengono combattuti faccia a faccia, nel modo più selvaggio e crudo che l’essere umano possa conoscere. Il tutto contribuisce a creare un clima a metà tra un thriller e un western contemporaneo che tiene costantemente il pubblico con il fiato sospeso.

Da giovedì 23 marzo Delta è disponibile in tutte le sale, non lasciatevelo scappare.

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