Marilyn Manson accusato di abusi e violenze

Marilyn Manson, nome d’arte della rockstar 52enne Brian Hugh Warner, è da sempre uno degli artisti più discussi del panorama internazionale.
Molte sono le accuse che lo hanno visto come protagonista durante la sua carriera.
L’ultima, la più grave, lo condanna come abusatore, stupratore e violento.

L’accusa di Evan Rachel Wood

Tutto è iniziato il 1 febbraio, quando Evan Rachel Wood, attrice ed ex compagna di Manson, ha condiviso su Instagram un post con la seguente dichiarazione:

Il nome del mio abusatore è Brian Hugh Warner, conosciuto al mondo come Marilyn Manson. Ha iniziato quando ero un’adolescente e mi ha terribilmente abusata per anni. Mi ha fatto il lavaggio del cervello e sono stata manipolata per sottomissione. Ho finito di vivere nella paura di ritorsioni, calunnie o ricatti.


Non solo. La Wood avrebbe anche condiviso alcuni aneddoti riguardanti le violenze subite.

Aveva attacchi di estrema gelosia, che spesso lo portavano a distruggere la nostra casa, a confinarmi in una stanza, a minacciarmi. Ho cercato il coraggio di lasciarlo più volte, ma sapevo che ogni volta avrebbe preso a chiamarmi, incessantemente, minacciando il suicidio.

Le altre accuse di violenza

Dopo la dichiarazione dell’attrice, moltissime donne hanno seguito l’esempio denunciando la rockstar.
Tra queste, ad esempio, l’attrice di Game of Thrones, Esmè Bianco.

Ero una prigioniera. Controllava le persone con cui potevo parlare. Chiamavo la mia famiglia nascosta nell’armadio.

La Bianco ha anche raccontato un episodio in cui Manson l’avrebbe “colpita con un coltello all’altezza del torace e inseguita con tanto di ascia.

Una delle accuse più sconcertanti è quella dell’attrice Love Bailey. Questa, secondo la dichiarazione, si sarebbe diretta verso la stanza di Manson e un’altra attrice (rimasta anonima) per fare un photoshoot. Una volta entrata, si sarebbe trovata davanti una scena raccapricciante.

Ho guardato l’attrice ed era completamente devastata. Stava inciampando, si è fatta male al ginocchio contro il comodino e Marilyn ha riso di lei e l’ha lasciata semplicemente strisciare per terra.


Non sarebbe finita qui. Successivamente, infatti, il cantante avrebbe aggredito la Bailey.

Sono corsa ad aiutarla e mentre la tenevo e cercavo di farla tornare in equilibrio, Marilyn mi ha puntato una pistola alla testa. Non una pistola giocattolo, era una vera pistola.

Il tutto sarebbe terminato con le risate di Manson davanti al volto terrorizzato dell’attrice.

Le reazioni nel mondo dello spettacolo

Le accuse hanno subito fatto il giro del mondo, spingendo molti esponenti del mondo dello spettacolo a prendere le distanze da Marilyn Manson. Tra questi l’ex collega Wes Borland, chitarrista della band Limp Bizkit.

Quel ragazzo ha un talento straordinario, ma è incasinato, ha bisogno di essere tenuto sotto controllo, ha bisogno di ripulirsi e di venire a patti con i suoi demoni. È un cattivo ragazzo.

A fianco a lui anche Trent Reznor, voce dei Nine Inch Nails.

Manson è un tipo malizioso, passerebbe sopra la faccia di chiunque per avere successo ed oltrepasserebbe qualunque linea di decenza.

Inoltre, poco dopo il rilascio delle dichiarazioni, Tony Ciulla, storico manager di Manson per 25 anni, lo avrebbe scaricato.

La risposta di Marilyn Manson

La rockstar si trova ora nell’occhio della bufera, sorvegliato 24 ore su 24 per paura di aggressioni.
In un’occasione, addirittura, la polizia si sarebbe precipitata a casa sua dopo la chiamata di un amico, preoccupato perché non riusciva a contattarlo da tempo.

Poco dopo la pubblicazione della dichiarazione della Wood, il cantante ha condiviso a sua volta le seguenti parole su Instagram:

Le mie relazioni intime sono state sempre interamente consensuali, con partner che condividevano le mie inclinazioni. Alcune persone hanno ora scelto di raccontare falsamente il passato, questa è la verità.

Al momento l’indagine è in corso con il coinvolgimento dell’FBI.
Nel frattempo, i fan mostrano sul web la loro rabbia e il loro risentimento bruciando e buttando nella spazzatura CD e merchandising del loro (ormai ex) idolo.

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