“Casablanca”, il nuovo singolo di Giulia Sera

Giulia Sera, nel videoclip di “Casablanca”

Nel pieno dell’estate siamo abituati ad ascoltare decine di singoli estivi alla radio che ci tengono l’orecchio attaccato alle casse ma che alla fine non ci lasciano dentro niente. Non è il caso di Casablanca, il nuovo singolo di Giulia Sera, uscito il 12 luglio per Saifam Music.

La nuova promessa della nota etichetta veronese, all’anagrafe Giulia Serafin (classe 1993 di Pordenone), dimostra la capacità di creare il connubio perfetto tra un sound estivo ed elettrizzante e un racconto racchiuso nei rapporto di persone che vanno e vengono e la voglia di guardare oltre e lontano, fino appunto a Casablanca.

Ad un mese dall’uscita del singolo abbiamo intervistato Giulia Sera per capire quali fossero i primi riscontri e per conoscere il suo background dagli esordi nati quasi per gioco sul web fino alla sua ambizione di crescere un passo alla volta.

Hai firmato con un’etichetta importante, sei uscita con il primo singolo, cosa ti aspetti in termini di riscontri e risultati?

Mi aspetto che sia solo l’inizio, cercherò di portare avanti il mio progetto e riuscire ad arrivare a sempre più ascoltatori. Non ho ancora raggiunto numeri stellari ma per adesso sta andando molto bene.

A differenza dei classici singoli estivi con testi vacui, il tuo fa ballare ma racconta anche qualcosa.

La mia intenzione è sempre quella di dare un senso ai miei testi, non mi piacciono i testi vuoti senza un’anima loro e poi essendo pignola cerco sempre di dare il massimo sotto ogni punto di vista. E’ una canzone estiva ma che può essere ascoltata anche dopo l’estate.
L’ho scritta a dicembre, in un periodo nel quale alcune mie amiche si stavano lasciando con i fidanzati e pensando a ciò che avevo vissuto anche io ho scritto questa canzone più ritmata che sentimentale.

Perchè Casablanca?

Prima di tutto perchè faceva rima (ride), poi perchè il testo parla di guardare lontano e di lasciar correre le cose ed essendo lontana Casablanca da casa mia ci sta la metafora di riuscire a vedere fino a lì.

Nei tuoi progetti c’è l’idea di un album?

Ho un EP già pronto e un altro singolo, quindi altre 6-7 canzoni e in più sto ancora scrivendo. L’intenzione dell’etichetta è di farlo uscire tutto, adesso vediamo quando farlo uscire. Si vedrà tutto a settembre.

Hai mai pensato di lasciare la tua terra alla ricerca di una nuova avventura in una città come Milano, ricca di opportunità?

Si, molto. Sono di Pordenone ma negli ultimi anni ci sono stata veramente poco perchè ho vissuto a Verona per cinque anni tra università e lavoro ed è lì che sono venuta a contatto con Saifam. Mi piacerebbe, anche se economicamente non è facile.

L’incontro con Saifam come è nato e sei soddisfatta del lavoro fatto finora?

Sono molto contenta anche se sono con loro da poco, da fine maggio. I primi contatti ci sono stati a novembre anche grazie al mio ex produttore, un ragazzo di Verona, che aveva lo studio dove ho prodotto tutto lì e lui aveva dei contatti diretti con Saifam. Il mio EP era già pronto, gliel’ho presentato e gli sono piaciuta. Loro mi hanno chiesto un pezzo più commerciale ed estivo e così scrissi Casablanca, che è uno degli ultimi singoli che ho scritto

La copertina del singolo disegnata da Emiliano “Muge” Mujelli

Nel tuo percorso artistico hai iniziato con il web, raccontaci tutto.

E’ nato tutto da un’esibizione a scuola, ho cominciato a riscuotere del successo e decisi di fare qualche video, era il 2011. Ho messo il mio primo video su Facebook e poi sempre di più anche su Instagram (clicca qui per il profilo Instagram di Giulia Sera) e andava bene. Ho iniziato prevalentemente con cover inglesi, poche italiane perchè in italiano ho preferito iniziare il mio progetto.

Secondo te i social sono ormai diventati il vero trampolino di lancio per gli artisti?

Per la mia esperienza i social fanno tanto, ma per esempio io non sono stata scoperta solo grazie ai social. Io mi sono messa in gioco e ho conosciuto le giuste persone che mi hanno indirizzato nella giusta direzione. Sono utili, danno credibilità, ma non sono tutto.

Invece il tuo background musicale come è composto, cosa ascolti?

Ascolto di tutto, anche rock. La mia base però rimane il pop e l’indie odierno di Calcutta e dei Thegiornalisti. Mi piace molto Cremonini e a livello internazionale sono fissata con Dua Lipa che fa un pop un po’ più ricercato rispetto ad altri. Sono cresciuta con la musica, anche in famiglia perchè mio papà è un appassionato e in casa ascoltava di tutto, qualsiasi tipo di musica. Ascolto anche rap, prevalentemente quelli giovani di adesso da Sfera Ebbasta a Capo Plaza, da Ghali a Priestess e Madame.

Hai appena iniziato, hai tutto il mondo davanti. Sei fiduciosa ma ansiosa allo stesso tempo del futuro?

Certo, essendo una pignola penso sempre “oddio come andrà” ma sono stra felice perchè qualche mese fa non mi aspettavo neanche la metà di tutto quello che è successo fino adesso. Guardando avanti penso comunque di fare molto di più.

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