Domenica 15 giugno Cesare Cremonini incanta lo Stadio San Siro con nuove sonorità e visual per la prima di due date sold out a Milano. Con lui ospiti Elisa e Luca Carboni.
Alaska Baby
Dopo tre anni dall’ultimo tour in occasione dell’album La ragazza del futuro, Cesare Cremonini è tornato con un tour negli stadi in otto città italiane: Milano, Torino, Padova, Firenze, Bari, Roma e Imola. Questa volta porta sul palco le prime performance live di Alaska Baby, il nuovo album uscito il 28 novembre 2024. Con questo tour, l’album prende vita nella dimensione del live, un’opera nata dalle sonorità elettropop che Cesare ha reso sue, adattandole allo spazio e all’energia di uno stadio.
Durante il concerto, non manca di sottolineare come l’album sia nato in maniera del tutto naturale dal suo viaggio fino all’estremo nord degli USA, un’esperienza che, racconta, “si è trasformata in musica”. Con questi live, Cremonini condivide con il pubblico quei giorni vissuti tra i paesaggi dell’Alaska, sia a livello sonoro che visivo. In Aurore boreali, il duetto con Elisa, le luci simulano un’aurora sui toni del blu e del verde che avvolge lo stadio, mentre una ballerina solista accompagna il brano con una danza che richiama lo stile Loïe Fuller, indossando un abito ampio e utilizzando bacchette per creare disegni in movimento nello spazio.
A fine esibizione, Cremonini si inginocchia nuovamente davanti a Elisa, con una sincerità e una stima che traspaiono chiaramente dalle parole che le dedica senza esitazione: “Sono onorato che tu sia qui“. Poi si rivolge al pubblico aggiungendo: “Tra pochi giorni ci sarà il suo primo San Siro, e noi ci saremo per omaggiare questa straordinaria artista“. È chiaro che questi due grandi artisti non smetteranno di testimoniare la stima artistica e l’amicizia che li lega, tra pochissimo rinnovato anche in occasione del primo stadio di Elisa sempre a San Siro il 18 giugno.
Siamo tutti figli della luna
Il conto alla rovescia prima dello spettacolo è scandito dalle immagini dell’Alaska, che cambiano luce a seconda dell’ora del giorno: dalla luce del giorno che svela la natura circostante fino al buio della notte, illuminata dalle aurore boreali. Il concerto si apre ripercorrendo i grandi successi di Cremonini in 25 anni di carriera, intrecciando i classici con i brani più recenti: dall’immancabile Il comico (Sai che risate), a Buon Viaggio (Share the Love), fino a Un’alba rosa e Acrobati, eseguite su un pianoforte a coda bianco circondato da stalattiti — “sembra uscito da Frozen”, commenta un signore dal pubblico. D’altronde, l’arte imita l’arte.
Per Figlio di un re, Cremonini entra in scena con una fisarmonica tra le mani, uno strumento che non gli avevamo mai visto suonare prima d’ora. Al termine dell’esibizione confessa: “Ho iniziato a suonarla da poco”. In un’intervista a Fabrizio Basso per Sky TG24, racconta di aver deciso di prendere lezioni dopo aver incontrato, a Maratea, un fisarmonicista che ha intonato Vorrei per salutarlo.
Ma il momento più toccante si rivela essere il duetto con Luca Carboni sul brano San Luca, un passaggio carico di emozione per due artisti uniti da un amore incommensurabile per Bologna. L’accoglienza del pubblico scalda il cuore, tanto che, con l’umiltà che contraddistingue un artista con oltre 40 anni di carriera, Carboni si mostra sinceramente commosso per l’affetto ricevuto, dopo l’allontanamento dai riflettori dovuto alla malattia che l’ha sorpreso qualche anno fa. “Grazie a voi che mi state facendo sentire a casa”, esclama.
Cerchiamo di essere più Robin
Anche quando poi, saremo stanchi, troveremo il modo… — mentre questa frase riecheggia nello stadio, e con ogni probabilità anche nei cuori degli spettatori, il concerto si avvia verso la sua conclusione. Dopo due ore intense di spensieratezza, è tempo di tornare lentamente alla realtà.
Ed è proprio in questo momento che l’artista sceglie di spendere due parole su ciò che accade oggi nel mondo. “In questo periodo tremendo, tra politica e bombardamenti, non è facile salire su un palco. Ma noi ci proviamo.” Cremonini invita, oggi più che mai, ad essere meno “duri” e più Robin: empatici, sensibili, presenti. Conclusa questa data, Cremonini si prepara per il bis questa sera sempre a San Siro, prima di spostarsi nelle altre città.
Di seguito la possibile scaletta secondo quella che è stata la prima data San Siro:
– Alaska Baby
– Dicono di me
– PadreMadre
– Il comico (Sai che risate)
– La ragazza del futuro
– Ora che non ho più te
– La nuova stella di Broadway
– Buon viaggio (Share the love)
– Lost in the weekend
– Un’alba rosa
– Acrobati
– Vieni a vedere perché
– Le sei e ventisei
– Ragazze facili
– Mondo
– Logico #1
– Grey Goose
– Aurore boreale
– Figlio di un re
– San Luca
– 50 Special
– Marmellata #25
– Poetica
– Nessuno vuole essere Robin
– Un giorno migliore
Immagine in evidenza: Giulia Impiombato