Alfa a Radio IULM: “Per me l’amore è materia di studio” – lo speciale di “Radio IULM Incontra” con “SIRI Riproduci”

Il 27 maggio Alfa, cantante ed ex conduttore radiofonico, è stato ospite per l’ultimo appuntamento del ciclo “Radio IULM Incontra” in collaborazione con il programma “SIRI Riproduci”.

SIRI Riproduci e Radio IULM Incontra

Questo speciale diRadio IULM Incontra ha concluso il ciclo di appuntamenti che ha visto professionisti del settore radiofonico raccontare il loro percorso professionale dietro il microfono. Radio IULM ha così incontrato Alfa con una diretta in aula di “SIRI Riproduci” . Il format del programma vede Iris Ieva intervistare e parlare con artisti per conoscerli in maniera più approfondita. Qui potete trovare gli episodi passati.

Alfa e Iris Ieva durante l’incontro, da Radio IULM (Ph)

Non so chi ha creato il mondo (deluxe)

Alfa al momento detiene la terza posizione su Spotify con “A me mi piace”, una collab con Manu Chao. Il brano ha anticipato la deluxe del suo disco “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” , in uscita questo venerdì 30 maggio. Si tratta di una sorta di disco transitorio in attesa del nuovo che uscirà in futuro. Cinque nuove canzoni che chiudono un cerchio: la sua musica sta cambiando così come la scena del cantautorato italiano, aspetto visto già durante l’ultimo Festival di Sanremo. Infatti, sono brani più personali che risalgono anche a 6 anni fa. Tra questi c’è “Anna” che racconta la storia di una ragazza scappata di casa che va a Londra per poi scoprire anni dopo della morte di suo padre. Quindi un tema forte e più sperimentale rispetto ai suoi brani, conosciuti per essere leggeri.

L’uscita della deluxe sarà seguita la sera stessa dal concerto di Radio Italia LIVE a Milano e poi il cantante partirà con tre tournée distinte: il tour estivo italiano, il tour europeo e il tour nei palazzetti. Inoltre svolgerà per la prima volta degli instore, ovvero firmacopie in giro per diverse librerie in Italia. Questi appuntamenti, ammette il cantante, vuole renderli il più umani possibile dando a chi ha fatto ore di fila il tempo che si merita. Infatti, oltre ad autografare porterà con sé una chitarra per farla firmare ai presenti per usarla durante il tour estivo.

Gli inizi

Alfa, nome d’arte di Andrea De Filippi, è nato a Genova nel 2000. Ci racconta, della storia dietro il suo primo brano di successo: “Cin Cin” (2019). A 17 anni, ancora in quarta liceo, viene lasciato dalla sua ragazza Denise. Si è lamentato a lungo con il suo amico Lorenzo Milani, il produttore conosciuto come Yanomi, che stremato dal suo monologo gli propone di ordinare una pizza. Nel quarto d’ora di attesa nasce “Cin Cin” che pubblicano online per soli dieci euro. La canzone sbarca su TikTok. Così in un’estate Alfa passa da essere un liceale un artista con la Sony Universal che gli propone un contratto discografico. Ironico come la canzone nel ritornello dice proprio “io non so se tu mi sentirai in radio” e invece l’hanno passata eccome. Anche se questo passaggio in radio è stato reso possibile solo dopo che lui stesso l’ha portata con una chiavetta USB sotto la sede della ligure Radio Babboleo per fare diventare il brano una cartolina radiofonica.

Da qui è iniziata davvero la sua carriera musicale. Non certo facile fu convincere i suoi genitori, che vedevano per lui una carriera universitaria, e nonostante gli stream sempre più alti continuavano a non essere convinti. Solo quando ha fatto il suo primo concerto al Fabrique di Milano hanno iniziato a vedere un futuro concreto per il figlio nell’ambito musicale.

Bellissimissima

Il suo brano “Bellissimissima”, ancora oggi il suo più conosciuto, nasce da un momento di sconforto dopo che a causa di una febbre è stato squalificato da Sanremo Giovani 2023.

Quel tipo di desolazione è diventata rabbia. “Bellissimissima” nasce da questo dolore, nonostante sia un pezzo molto leggero. Diciamo che ho un rapporto molto positivo con la creatività. […] Oggi c’è tanto cinismo nel mondo. […] Però credo nel bene interiore delle persone, non credo che esistono persone cattive, credo esistano persone che soffrano ma non sono cattive. E nella musica cerco di portare questa sorta di speranza. […] Un’approccio alla scrittura meno sofferente.

I fan e gli idoli

Durante l’incontro, Alfa ha ammesso: “Io prima di essere un cantante sono un fan”. Di conseguenza cerca di comportarsi con le persone che lo seguono come vorrebbe che le persone che lui segue si comportassero con lui. Ricorda quando a 15 anni venne a sapere che il suo cantante preferito, il rapper statunitense Mackelmore, si trovava a Genova. Così lasciò un commento sotto il suo post su Instagram diecendo che era sotto il suo hotel. Inaspettatamente il rapper gli rispose dicendogli che sarebbe sceso. E così è stato. Si sono fatti una foto e poi Alfa gli ha fatto ascoltare un pezzo che aveva fatto con Olly (amico di lunga data) su una base di una sua canzone. Il rapper ha apprezzato tantissimo. Perciò, è così che Alfa vuole essere trattato dai suoi idoli e a sua volta vuole trattare chi ammira lui.

In modo simile anche il rapporto con Roberto Vecchioni (con cui ha duettato a Sanremo 2024) è un qualcosa a cui ispira: prima di essere un collega è un fan. Vecchioni, per l’appunto, insegna alla IULM e poco prima dell’inzio dell’incontro si sono presi un caffè e l’ha salutato quasi come un figlio.

Poi ricorda anche il recente incontro con Jovanotti dopo i suoi concerti all’Assago Forum. E’ stato Jovanotti stesso a chiedergli una foto, anziché il contrario. Infatti, Alfa ha una grande stima del cantante toscano che descrive così:

Il mio idolo è Jovanotti. E’ il mio cantante preferito, il mio spirito guida musicale. L’ho visto al mio primo concerto a cinque anni ed è partito una sorta di imprinting. Lo considero uno dei più grandi artisti della storia della musica italiana. Spero di diventare come lui.

Il rapporto con la radio

Questa intervista si è tenuta in un aula di un’università con un pubblico molto ampio, quindi un’esperienza radiofonica piuttosto particolare: quasi come fosse una lezione ma in diretta su Radio IULM. Un’incontro in un ambiente che per Alfa è, però, familiare. Non solo perché ha frequentato (anche se per un breve periodo) l’Università Bocconi, ma perché, come ci ha detto lui stesso, i suoi amici sono principalmente suoi coetanei che vanno all’università così da staccare, almeno dopo il lavoro, dal mondo della musica.

Ed anche la radio è un ambiente a lui molto familiare con cui ha un buon rapporto.

Quando tu senti la tua voce in una canzone alla radio, ha un effetto diverso rispetto a se la metti su Spotify. Su Spotify hai scelto di metterla, mentre in radio ti è capitata.

Alfa, inoltre, è stato conduttore radiofonico per due anni su Radio Zeta. Un curioso aneddoto che ha condiviso su questa esperienza riguarda i messaggi che ricevono le radio. Alcune persone comunicano con i loro familiari o amici in prigione proprio mandando messaggi alle radio nella speranza che vengano letti. E ai conduttori viene sconsigliato di sceglierli, ma lui non sapendo di questa cosa li leggeva tutti e, anche se con buone intenzioni, venne rimproverato dalla direttrice.

L’esperienza a Sanremo 2024

Dopo l’imprevisto di Sanremo Giovani 2023, l’anno successivo Alfa è finalmente riuscito a partecipare al festival tra i Big con il brano “Vai!”. Un palco, come descritto da lui, con un energia assurda in quanto tutti i più grandi della musica e dello spettacolo sono passati da lì, come fosse la Champions League dei cantanti.

Racconta di come dopo essere andato a Sanremo il rapporto con le persone che lo ascoltano è cambiato drasticamente. I partecipanti del Festival sono un po’ come dei personaggi delle serie tv, un programma che tutta l’Italia in quel momento guarda. Quindi se prima a riconoscerlo per strada erano giovani, coetanei, adesso erano anche mamme, nonne, bambini piccoli e in generale un tipo di persone che non l’avrebbero mai fermato prima.

Un grande momento della sua partecipazione a Sanremo 2024 è stato, appunto, il duetto con Roberto Vecchioni per “Sogna, Ragazzo, Sogna”. Per Alfa, che sin da bambino aveva un suo poster in camera, è stato come un cerchio che si chiude. Prima dell’esibizione era molto teso e Vecchioni gli diede un consiglio bellissimo:

Se sei stressato o sei in ansia, chiudi gli occhi perché cantare è come baciare.

Roberto Vecchioni

Il filo rosso dell’amore

“Il Filo Rosso”, il suo singolo uscito a novembre 2024, ha riscosso un ampio successo sia in Italia che all’estero. L’idea di questo brano nasce alla Stazione Centrale di Milano quando ha visto una coppia salutarsi, quindi una canzone che racconta delle relazioni a distanza basata sulla leggenda cinese del filo rosso che unisce nel destino due persone.

Il cantautore genovese cerca di trattare il tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature, anche quelle meno positive. Infatti, il suo brano “Frida” tocca il lato tossico e totalizzante dell’amore: “per me l’amore è chiave, non sarà mai un lucchetto”. Ha scritto il brano dopo il caso di Giulia Cecchetin perché lo aveva colpito il fatto che le persone coinvolte fossero “normali”, che sarebbero potute essere anche dei suoi vicini di casa. Lo ha scritto perciò sperando possa portare a riflettere le persone che lo ascoltano.

Sempre riguardo il tema dell’amore in generale, a una domanda dal pubblico su che cos’è per lui l’amore, Alfa ha risposto:

Per me l’amore è materia di studio. Ho letto tanto sui rapporti umani e sull’amore per fare uscire questo disco. […] Per me l’amore è un mistero chimico che va al di sopra del nostro potere, del nostro controllo e forse per questo è così potente, spaventoso e bello al tempo stesso.

Potete riascoltare la diretta qui.

Immagine in evidenza: Radio IULM

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