Dal 10 maggio al 28 giugno 2025, la 60ª stagione di rappresentazioni classiche della Fondazione INDA continua con Edipo a Colono di Sofocle. A firmare la regia, dopo il successo del suo Edipo Re nel 2022, è ancora Robert Carsen, che torna a Siracusa per completare la parabola esistenziale del re cieco.
Cieco, stanco, segnato dall’esilio e dal dolore, Edipo giunge a Colono sostenuto dalle figlie Antigone e Ismene, alla ricerca di un luogo dove morire in pace. Il vecchio re si presenta come un uomo che ha accettato il proprio destino e chiede solo accoglienza. Ed è proprio questa accoglienza, incarnata nella figura nobile e generosa del re Teseo, a rappresentare il cuore etico e spirituale della tragedia. La traduzione italiana è curata da Francesco Morosi.
I bosco che vive
Dopo la grande scalinata verticale dello Edipo Re, Carsen riporta in scena un’analoga struttura per Edipo a Colono, stavolta color verde, avvolta da alti cipressi. È il bosco sacro delle Eumenidi, che diventa sia luogo reale che metafora della trascendenza. La scalinata è la soglia tra vita e morte, tra colpa e redenzione. La scenografia ideata da Radu Boruzescu, è un luogo al contempo fisico e metaforico, sospeso tra morte e rinascita. Le luci sono curate dallo stesso regista insieme a Giuseppe Di Iorio, mentre i costumi sono di Luis Carvalho.
Accanto al coro degli abitanti di Colono, composto da cittadini devoti, compare un secondo coro, tutto femminile, vestito di verde: sono le Eumenidi, incarnazione vivente della sacralità del luogo. I loro movimenti, coreografati da Marco Berriel, si muovono sulle musiche originali di Cosmin Nicolae.
Giuseppe Sartori: un Edipo magistrale che parla ancora al nostro tempo
Protagonista della scena è un intenso Giuseppe Sartori, che torna a vestire i panni di Edipo dopo averlo già interpretato magistralmente nel 2022. Il suo Edipo è un uomo stanco, piegato dal peso della colpa e della solitudine, ma ancora capace di dignità e visione.
Accanto a lui brillano le giovani interpreti Fotinì Peluso, nei panni di una dolce e determinata Antigone, e Clara Bortolotti, sorprendente Ismene alla sua prima apparizione siracusana. Massimo Nicolini è un Teseo carismatico e saldo, mentre Paolo Mazzarelli è Creonte e Simone Severini è Polinice.
Alla fine dello spettacolo, Edipo scompare nel bosco sacro. Ma la sua morte non è tragedia: è trasformazione. Ritorna in scena come spirito, vestito come le Eumenidi, eseguendo i loro gesti. La sua fusione con il divino è compiuta. Il vagabondo maledetto è ora protettore sacro della città che lo ha accolto.
Per maggiori informazioni: Edipo a Colono di Sofocle | INDA | Istituto Nazionale Dramma Antico | Fondazione ONLUS | Siracusa
Per altri articoli sul teatro: “Amleto²”: un ritorno a teatro della follia e della libertà di Filippo Timi – Radio IULM
Immagine in evidenza: Michele Pantano per Edipo a Colono di Sofocle | INDA | Istituto Nazionale Dramma Antico | Fondazione ONLUS | Siracusa