Martedì 20 maggio, l’Università IULM ha inaugurato la nuova installazione del progetto TAM TAM: “La Linea del Tempo” rappresenta un viaggio immersivo nella storia della comunicazione umana. L’esposizione è aperta a tutta la cittadinanza.
Un viaggio in 52 tappe
La Linea del Tempo rappresenta un nuovo tassello del TAM TAM, il Museo Diffuso della Comunicazione, nato con l’obiettivo di raccontare l’evoluzione della comunicazione attraverso installazioni “diffuse” negli spazi dell’Ateneo.
Come suggerisce il titolo, l’installazione è strutturata come una linea temporale composta da ben 52 tappe, che ripercorrono i momenti chiave della comunicazione, dalle origini mitiche della Torre di Babele, alla Divina Commedia di Dante, fino alla realizzazione del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina. L’iconica immagine del dito di Dio che sfiora quello di Adamo diventa qui il simbolo potente e universale del contatto, dello scambio, della comunicazione tra umano e divino.

Il progetto nasce da un’idea del Professor Gianni Canova, realizzata in collaborazione con Sergio Pappalettera e lo Studio Prodesign. Fondamentale anche il contributo degli studenti IULM, coinvolti attivamente nella produzione di contenuti video, nella traduzione delle didascalie e nella registrazione delle voci per l’audioguida che accompagna il visitatore lungo il percorso.
Ogni tappa è illustrata da testi in italiano e inglese, arricchita da immagini evocative e scenografie immersive. Il percorso, circolare e cronologico, si sviluppa a spirale verso l’alto, avvolgendo le aule universitarie e creando una sorta di effetto osmosi tra i luoghi della formazione della cultura e la cultura stessa.
Come sottolineato dal Professor Canova durante l’inaugurazione, La Linea del Tempo instaura un legame vitale tra spazio e contenuto, tra forma e sapere, trasformando la visita in un’esperienza totalizzante e coinvolgente. Un’opportunità concreta di arricchimento per chi desidera comprendere gli strumenti e i simboli attraverso cui, fin dalle origini, l’essere umano ha costruito e condiviso significato.
TAM TAM

Gli studenti e le studentesse dell’Università IULM conoscono bene l’ingresso di IULM 1, l’edificio principale dell’Ateneo. Superate le porte, si apre alla vista un’opera dello scultore biellese Ugo Nespolo, intitolata Teatro delle Arti Mediali.
È proprio da questa installazione che prende il via il progetto TAM TAM, acronimo che richiama la ripetizione ritmica del suono del tamburo, uno dei primi strumenti di comunicazione a distanza nella storia dell’umanità. Nell’ottobre 2023, con l’inaugurazione dell’opera di Nespolo ha preso ufficialmente forma il TAM TAM, un progetto voluto dall’Università IULM e dal rettorato guidato all’epoca dal Professor Gianni Canova, con l’obiettivo di trasformare il campus in un museo diffuso: un percorso espositivo che racconta la storia della comunicazione in tutte le sue sfaccettature.
Durante l’inaugurazione del progetto, il Professor Canova aveva dichiarato:
“Il Teatro delle Arti Mediali è solo la prima tappa di un più ampio Museo Diffuso della Comunicazione, che andrà progressivamente a occupare gli spazi interni ed esterni dell’Ateneo. Vogliamo un museo aperto non solo alla comunità IULM, ma anche alla città, per raccontare le discipline che insegniamo: la comunicazione in tutte le sue sfumature.”
L’attuale Rettrice, Valentina Garavaglia, ha raccolto e proseguito l’eredità del progetto, credendo fermamente nel suo valore culturale e formativo. In un Paese come l’Italia che ancora non dispone di un luogo dedicato alla narrazione organica della storia della comunicazione, la IULM prende l’iniziativa al fine di colmare questa lacuna.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa sono anche le parole della stessa Rettrice Garavaglia:
“L’Università IULM crede nella comunicazione come capacità degli esseri umani di comprendersi, di scambiarsi conoscenze, competenze ed emozioni, e ha fiducia nella ragione come strumento principe di relazione. La Linea del Tempo è una mappa che ci guida attraverso le tappe, i modi e le forme con cui gli esseri umani, così come le diverse culture e civiltà, nelle varie epoche storiche, hanno comunicato fra loro.”
Una di molte
La Linea del Tempo rappresenta solo l’ultimo tassello di un progetto che l’Università IULM porta avanti da anni: rendere il Campus un luogo in cui ogni spazio racconta, ispira, accoglie. Un ambiente dove arte, cultura e narrazione convivono e si offrono gratuitamente alla comunità accademica e alla cittadinanza tutta. Un’idea di formazione accademica che supera l’aula e si estende nello spazio, diventando museo vivente, terreno fertile per la conoscenza e l’esperienza collettiva.
“L’Università IULM già ospita da anni diverse opere d’arte, da Pomodoro a Isgrò, da Moncada a Rotelli. Un quartiere può rigenerarsi anche a partire dalle opere d’arte che custodisce. Per questo vogliamo continuare a fare del nostro Campus un territorio di bellezza diffusa aperto a tutti. Un luogo da vivere innanzitutto in comunità”
La Rettrice Valentina Garavaglia
Di seguito la lista completa di tutte le opere d’arte sparse per il Campus dell’Università IULM:
– La residenza di Poseidone era un gran bel palazzo in fondo al mare
Ignazio Moncada, 2002
– Sulle finzioni: “Bilancia giorni”
Giò Pomodoro, 1983
– Monumento all’Inferno
Emilio Isgrò, 2018
– Porta d’oro
Marco Nereo Rotelli, 2009
– Time Without End
Masbedo, 2021
– Albero Segreto
Eliazar Hernández Arias e Nidia del Carmen de la Cruz, 2021
– Contatti Tenaglia
Giò Pomodoro, 1970
– Teatro delle Arti
Ugo Nespolo, 2023
– Muro del Cinema
2024
– Linea del Tempo
(prima parte) 2025
L’installazione si trova all’interno della Torre dell’edificio IULM 6, visitabile in maniera gratuita sia dagli studenti che dalla cittadinanza tutta durante gli orari di apertura accademica. Per chi lo vorrà, sono previste visite guidate su prenotazione per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per ulteriori informazioni leggi il comunicato ufficiale sul sito dell’Università.



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Immagine in evidenza: Università IULM