Il tabellone di Champions League ha dato il suo verdetto: la finale di Monaco del 31 maggio sarà Paris Saint -German – Inter . Per la prima volta nella loro storia queste due squadre si affronteranno in un match ufficiale, e quale miglior occasione della partita che decreterà chi sarà campione d’Europa?
In questo articolo analizzeremo punti di forza e caratteristiche della squadra campione di Francia grazie all’aiuto di Stefano Ferrè, data analyst di “House of Calcio” e voce del podcast “Elastici” di Cronache di Spogliatoio.
L’analisi
Ciao Stefano, tu sei un data analyst, potresti dirci in cosa consiste il tuo lavoro?
Ciao Tommaso, il mio lavoro consiste nel tradurre informazioni numeriche di performance durante la partita in contenuti utili, sia per i tifosi sia per gli addetti ai lavori.
Potremmo dire che sono una sorta di traduttore di numeri in contenuti e concetti. Oggi la tecnologia ci permette di avere tantissimi dati sulle performance dei giocatori e delle squadre; questi dati poi vanno concettualizzati e “calcisticizzati” in modo tale che gli allenatori e gli staff possano avere delle basi statistiche e numeriche sulle quali lavorare.
Il PSG ha incantato tutti in questa stagione, quali sono i loro maggiori punti di forza?
Per quanto riguarda i punti di forza dei parigini, dobbiamo sicuramente parlare della capacità di adattarsi alle situazioni della partita. Questo perché è una squadra molto pensante, che ha un cervello in mezzo al campo come Vitinha, e ha anche giocatori molto bravi nel possesso come João Neves e Fabián Ruiz.
Questo gli consente di adattarsi nelle varie fasi della partita: se hanno bisogno di tenere il controllo della palla e fare possesso, lo fanno — non a caso in Ligue 1 hanno numeri molto elevati sul possesso — ma sanno anche lasciare la palla all’avversario, difendendosi con il baricentro basso per poi attaccare la profondità con la velocità dei terzini, Nuno Mendes e Hakimi, e con gli esterni come per esempio Kvaratskhelia e Doué.
La punta di diamante del PSG è Dembélé, credi che con la sua posizione molto mobile sarà un problema per la difesa nerazzurra?
Questo è certamente un tema. Io non vedo Acerbi che segue Dembélé a uomo anche quando svaria, ma vedo un Acerbi più predisposto a mantenere la posizione per evitare che qualcuno la vada ad occupare, e marcherà chi a turno andrà a ricoprire la posizione di prima punta.
Secondo me vedremo riferimenti a zona. Quando Dembélé svarierà, gli elementi chiave diventeranno le mezzali dell’Inter, quindi Barella e Mkhitaryan, che saranno chiamati a raddoppiare un esterno, e chiaramente si dovrà sacrificare anche uno dei quinti — Dumfries e Dimarco — per evitare di lasciare un due contro due sulle fasce.
Quali saranno invece le caratteristiche dell’Inter che daranno fastidio alla squadra di Luis Enrique?
Io credo che l’attacco dell’Inter formato da due punte sarà la migliore arma tattica in possesso di Inzaghi. Questo perché il Paris Saint-Germain, non avendo due terzini bloccati in difesa, soffrirà il fatto che ci saranno i due difensori centrali in marcatura a uomo sui due attaccanti dell’Inter.
Inoltre, avendo anche centrocampisti poco predisposti al sacrificio del raddoppio di marcatura, porterà l’Inter ad avere la possibilità di metterli in difficoltà sia sulle catene laterali sia per vie centrali.
In questi quattro anni all’Inter Inzaghi ci ha abituato a cambiare poco o nulla e ad affidarsi ai suoi uomini chiave. Credi che possa rinunciare a Dimarco per avere più fisicità da Carlos Augusto?
No, credo che andrà ancora con Dimarco dall’inizio, che terrà però una posizione più arretrata, questo per favorire Dumfries a stare più avanzato, in posizione quasi di ala.
Il compito a cui sarà chiamato Dimarco sarà quello di costruzione insieme a Bastoni, anche perché, una volta portato l’avversario in quella zona di campo, poi sia Dimarco che Bastoni hanno le doti balistiche e di regia per riavviare l’azione e magari cambiare gioco.
Mi aspetto invece un Carlos Augusto che entrerà intorno al 60’, anche per sfruttare la sua fisicità e la sua progressione in corso d’opera.
Alla luce di quanto abbiamo detto fino ad ora, che partita ti aspetti?
Mi aspetto una partita molto equilibrata, che sarà sbloccata da un episodio, magari una palla inattiva. Credo che si arriverà alla fine dei novanta minuti sull’1-1 e poi si deciderà tutto ai supplementari o ai rigori. E in caso di rigori ci sarà il fattore Donnarumma, che è forse il miglior pararigori in circolazione.
Immagine in evidenza:corrieredellosport.it
1 Commento
Luca
Bell articolo e bel lavoro tommaso ❤️