Si è conclusa ieri, domenica 10 novembre, la centodecima edizione di EICMA, una delle fiere espositive più importanti, a livello mondiale, delle due ruote a motore, dopo quattro giorni di esorbitanti novità.
Le origini
EICMA nasce nel 1914 a Milano, ma è subito costretta ad arrestarsi a causa dell’arrivo della Grande Guerra. Ha vita dura fino al termine del Secondo Conflitto Mondiale, dopo il quale però, data l’ingente richiesta di cicli e motocicli verificatasi nel dopoguerra, riparte in pieno vigore.
Vi è solo un ultimo problema: la mostra è ora troppo piccola per l’enorme quantità di persone interessatesi. È quindi con la trentesima edizione che EICMA si trasferisce definitivamente nei padiglioni della Fiera di Milano, dove tutt’oggi presenta i propri capolavori. Superficie dedicata e modelli si moltiplicano a dismisura nel corso dei decenni, arrivando a contare, nel 2023, un totale di circa 1700 espositori da quarantacinque Paesi e, nel 2024, ben 2163 espositori.
L’aspetto della fiera
Oggi l’esibizione accoglie appassionati di tutto il mondo e di tutte le età, offrendo loro la possibilità di conoscere in anteprima e toccare con mano i nuovi modelli delle maggiori case motociclistiche. Il prezzo del biglietto si aggira attorno ai 20€ ed è reperibile online, rendendo l’accesso possibile praticamente a chiunque.
Una volta superata la soglia dell’ingresso, è facile perdersi tra la vastità degli spazi dedicati all’esposizione, riservata all’interno, e degli spazi dedicati ai circuiti di prova e alle acrobazie, all’esterno. Inoltre, è importante tenere a mente di non aspettarsi di trovare solo moto da strada o da cross, ma anche tutto l’occorrente per viaggiare sulle due ruote: dai caschi ai freni, dai guanti agli adesivi personalizzati, dai giubbotti di pelle all’ultimo modello di GPS prodotto. Dagli scorsi anni, vengono spesso presentati anche veicoli elettrici o a quattro ruote, come tuk tuk o particolari automobili futuristiche provenienti da Paesi orientali.
Cos’aveva di particolare EICMA 2024?
Indubbiamente però, sono le moto il vero motivo di un pubblico ogni stagione in aumento. Quest’anno inoltre, per celebrare i 110 anni di vita dell’esposizione, sono stati ripresentati alcuni dei modelli esposti proprio durante la prima mostra e alcuni di quelli che maggiormente hanno segnato la storia. È stato il presidente stesso di EICMA, Pietro Meda, a sottolineare “che questa mostra vuole essere un tributo alla ricerca di bellezza, che non racconta solo la storia EICMA e dell’industria delle due ruote, ma che ci porta dentro anche quella del nostro Paese, della società e della mobilità. È un percorso che affonda le radici nel saper fare italiano e che si arricchisce del contributo internazionale di tanti altri costruttori”.
È infatti una Frera 2 ¼ Hp Lusso del 1914 la prima moto che incontrano i visitatori, seguita dalla Mars A20 del 1920, e da una più recente Kawasaki GPZ900R del 1984 (la moto di Top Gun, per intenderci). La parte commemorativa della fiera sembra non finire mai, passando da Ducati ad Aprilia, da Moto Guzzi a Triumph, da Yamaha a Honda, e altre indimenticabili case che hanno contraddistinto un’epoca.
Ma quali novità ha portato con sé EICMA 2024?
Menzione d’onore per KTM, che torna dopo cinque anni di assenza per presentarci quattro opere senza eguali. Stiamo parlando della nuova KTM 1390 Super Adventure S e S Evo, della KTM 1390 Super Duke GT, della KTM 990 Duke R e della nuova moto da cross completamente elettrica KTM Freeride E. Dopo l’acquisizione della svedese Husqvarna, KTM ci propone altrettante novità anche di questa casa: la Norden 901 Expedition, la Vitpilen 801, la Svartpilen 801 e la Pioneer, un’altra moto da cross elettrica. Personalmente, però, la novità per cui ho più gioito è stata la maestosa e instancabile KTM 390 Adventure R, accessibile al pubblico da primavera 2025. Riprendendo molto lo stile dakariano, questo gioiello eredita il motore dalla Duke 390 (45 CV) e il taglio specialistico dalla 450 Rally. Parafango alto, cupolino a sviluppo verticale, fianchi snelli e sospensioni firmate WP sono il paradiso per una moto che si propone “per chi non ha paura di infangarsi”.
Altro grande ritorno per BMW, che dopo anni di assenza torna proponendo un’opera senza pari: la BMW F 450 GS Concept. Si tratta di una GS pensata per chi può guidare solo moto che non superino la cilindrata prevista dalla patente A2, equipaggiata con il nuovo bicilindrico in linea da 48 CV. L’estetica ricorda quella della R 1300 GS, le sospensioni sono dotate di forcella rovesciata regolabile e ammortizzatore con smorzamento in funzione del carico di estrazione sportiva.
Fantic, invece, aggiorna le Caballero 500, best seller del marchio veneto, e amplia la gamma delle Caballero 700, con la versione Travel e la Deluxe. Sia la stradale, sia la enduro si aggiornano e migliorano la dotazione tecnologiche.
Non finiscono qui le straordinarie creazioni a due ruote che abbiamo avuto la possibilità di vedere negli scorsi quattro giorni di esposizione. Invitiamo tutti gli interessati a tenersi aggiornati sulle prossime uscite, specialmente chi non ha avuto la possibilità di assaporare in anteprima il rombo di motore che, dopo 110 anni, si dimostra vivo più che mai.
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