Alita: il nuovo film diretto da Robert Rodriguez, dal 14 febbraio al cinema

Alita: angelo della battaglia. Questo è il titolo del nuovo film di Robert Rodriguez, regista, ad esempio, delle serie cinematografiche di Sin City e Machete.

Per quest’ultima opera, però, ricorda espressamente suoi film meno noti, come Spy Kids o Le avventure di Sharkboy e Lava Girl.

Il regista statunitense porta sullo schermo la storia, ambientata in un’epoca futuristica, di Alita, un cyborg con un cervello umano scoperto da un dottore di nome Daisuke Ido in un deposito di rottami.

Senza ricordare niente della sua vita passata, Alita scoprirà di avere innate abilità nelle arti marziali e, tra la ricerca della sua identità e il rapporto con il dottore, salvatore oltre che padre adottivo, si ritroverà a essere bersaglio di individui intenti a estinguere la sua razza, della quale sembra essere l’unica rimasta.

La protagonista Aliita in una scena del film

Il film è girato in parte in motion capture, tecnica che permette di registrare il movimento del corpo di alcuni attori combinato all’uso della computer grafica. Poi, è prodotto, tra gli altri, da un regista che ha fatto delle ambientazioni futuristiche e dell’utilizzo di queste tecnologie suoi tratti distintivi. Si parla di James Cameron, che una volta scoperto il manga di Yukito Kishiro (del quale il film è l’adattamento), è rimasto folgorato dalla storia e ha deciso di puntare, per impegni che hanno impedito un suo diretto coinvolgimento, su Robert Rodriguez per dirigerlo.

Il cast, tra le tante star coinvolte, vede Rosa Salazar nei panni di Alita, Christoph Waltz nei panni del dottor Ido e Ed Skrein nei panni di Zapan, uno dei cyborg con il compito di scovare e uccidere Alita.

Un film ricco d’azione e di emozione, che trova nella forza dei sentimenti e nel corpo (meccanico e umano) i suoi principali fili conduttori. Nelle sale dal 14 febbraio.

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