QuarAntenna: Il Prof. Bustreo parla del tempo dell’angoscia

In questo periodo di isolamento, in cui la noia la fa da padrona, le persone svolgono ogni giorno atti della propria routine.

QuarAntenna: il Prof. Bustreo parla del tempo dell'angoscia

Uno di questi è cercare notizie in merito all’emergenza attraverso le tante piattaforme disponibili. C’è chi preferisce il TG a pranzo e cena, chi invece i social network e internet, chi i giornali.
Tutti sentono il dovere di tenersi aggiornati in tempo reale sui dati del contagio.

Diffusione dei dati del contagio: un bene o un male?

QuarAntenna ha chiesto un parere al Prof. Massimo Bustreo, docente di psicologia della comunicazione audiovisiva, di sociologia e psicologia del turismo all’Università IULM.

Secondo il professore l’ascolto o la lettura insistenti di queste notizie influenzano il morale dei cittadini. Le persone hanno difficoltà a interpretare i dati del contagio e questa eccessiva esposizione scaturisce panico, paura e angoscia.

La paura nasce di fronte ad un oggetto concreto e ha consentito l’evoluzione dell’uomo. L’angoscia, invece, si presenta davanti a qualcosa di indeterminato e provoca comportamenti irrazionali.

Quindi leggere senza avere una capacità di interpretazione esperta, partendo da un punto di vista comunicativo non trasparente, crea angoscia e non paura.

Come tornare alla quotidianità

Secondo Bustreo questa situazione porterà disagi futuri sia alle persone in quarantena, che hanno messo in pausa la propria vita, sia per al personale sanitario che al contrario l’ha accelerata. Sarà molto difficile per loro tornare nel proprio nucleo familiare , nel loro ambiente domestico. Per farlo, finita l’emergenza bisognerà ritrovare il governo di sé stessi, della propria persona.

Questo percorso deve partire da dentro ed essere attuato dalle persone in isolamento già da questo momento, quando si è ancora a casa, da soli o in compagnia. Riprendendo ad esempio i riti quotidiani o elaborandone nuovi; mettendo in moto la creatività o fruttando gli strumenti di socializzazione che abbiamo oggi a disposizione.

L’obiettivo non è tornare alla vita di prima, ma di partire da lì per migliorare ogni giorno la nostra società e soprattutto noi stessi.

Ascolta l’intervista di QuarAntenna al Prof. Massimo Bustreo

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