Milan Games Week, un bilancio

La Milan Games Week è la più importante manifestazione italiana del videogioco avvenuta quest’anno dal 27 al 29 settembre.

Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di videogiochi provenienti da tutta Italia, ma è stato all’altezza delle edizioni precedenti? Quest’anno, noi di RadioIULM ci siamo stati e abbiamo notato sia dei lati positivi che negativi.

Due punti forti

Partendo da quelli positivi, il primo è sicuramente lo stand di Nintendo. Era fatto così: al centro c’era una piattaforma su cui era presente uno speaker che invitava le persone a giocare. Attorno a lui c’erano tutti i videogiochi esposti. E’ stato il migliore anche perché riusciva a trattenere e intrattenere la gente.

Sono stati presentati diversi giochi che devono ancora uscire, come Pokemon Spada e Scudo, Luigi’s Mansion 3, The Legend of Zelda: Link’s Awakening e Mario & Sonic ai giochi Olimpici Tokyo 2020.

L’altra nota positiva sono gli e-sport. E’ stata proprio allestita un’intera ala dedicata. I videogiochi che hanno proposto erano Counter Strike: Global Offensive, Rainbow Six Siege, League of Legends, Fortnite e Heartstone.

Ormai, gli e-sport sono un fenomeno sempre più diffuso, che molti tendono a ignorare, ma che è sempre più centrale nell’industria videoludica.

The rest is silence

In generale, però, quest’anno la fiera ha avuto tante pecche. Lo stand Playstation era un vero labirinto, Nintendo aveva, purtroppo, controller difettosi e il Gamestop non esponeva concretamente giochi e offerte, ma dovevi andare direttamente alla cassa.

Poi, ci sono stati pochi giochi che dovevano ancora uscire e questi erano già stati presentati alla Gamescom di Colonia.

In conclusione, la fiera non è stata all’altezza degli anni precedenti, ma, quando si tocca il fondo, si può solo risalire…

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