La “Mistery box disperata”: gli studenti Iulm protagonisti di una sfida all’ultima pentola

In barca a vela si dice “pane e canazzu”. Ossia “Pane e tutto ciò che avanza di commestibile”. Spesso sono queste le risorse culinarie degli affamati studenti fuori sede. Un limite, da alcuni punti di vista, ma anche un incentivo alla creatività.

Giudici e concorrenti al termine della sfida

Per questo motivo, gli studenti del master in “Food & Wine Communication” dell’università IULM, hanno deciso di celebrare l’arte di arrangiarsi, sfidando i loro colleghi del master in “Sport Communication”. La sfida è la “Mistery box disperata”tenutasi il 7 maggio nel cortile di iulm 4.

A portare la bandiera del master in Sport Communication sono stati Donato e Lorenzo. “Forse partiamo svantaggiati” hanno dichiarato ridendo prima di mettersi ai fornelli. “Siamo però del sud e abbiamo dalla nostra la cultura mediterranea. La difficoltà sarà quella di coordinarci in questa staffetta” Arrivati alla sfida direttamente dopo la lezione, l’affiatata coppia era già esperta delle arti della cucina fuorisede. Nonostante la valida concorrenza di Valentina e Alessio, (quest’ultimo uscito vittorioso dalla sfida mattutina con Emanuela, ex concorrente di Master chef) hanno affrontato la sfida con umorismo e coraggio.

Donato e Lorenzo sono stati sostenuti dal tifo sfrenato dei loro compagni di corso. “In bocca al lupo a chi assaggia” ha commentato qualche amico scherzando “Potranno non vincere per la cucina, ma sono sicuramente due personaggi”. Effettivamente il duo, con le sue rocambolesche creazioni, ha riscosso la simpatia del pubblico e dei giudici. “Questo è un piatto per chi ha fame” ha commentato Lorenzo tra i fornelli a chi chiedeva se il suo fosse un piatto per sportivi.

Valentina e Alessio, rappresentanti del Master in “Food & Wine”, si sono invece dimostrati molto professionali. Nel loro “Una salsiccia non fa primavera” hanno mischiato diversi sapori, creando un gustoso “risotto alla norma”. Il piatto, nonostante l’estetica vincente di Donato e Lorenzo, ha trionfato per gusto e  creatività.

Lorenzo e Donato alle prese con la loro fantasiosa pasta panna e salsoccia 

Entrambi appassionati di cucina salutare, i due si sono dimostrati molto affiatati ai fornelli. “Siamo stati compagni di banco per tutta la durata del master” hanno infatti raccontato.

Il maggior divertimento è stato confrontarci sugli stessi ingredienti dei nostri avversari” ha dichiarato Alessio al termine della gara. “Ho preferito collaborare con Valentina piuttosto che cucinare contro Emanuela di Masterchef” ha aggiunto poi. I due hanno infatti collaborato con grande maestria e concorrendo per la stessa squadra, non hanno avuto problemi a coordinarsi anche in uno spazio ristretto.

La squadra sportiva non ha accolto la sconfitta con particolare delusione. “Il problema è stato il tempo, ma l’estetica del piatto era buona” ha fatto sapere Donato, complimentandosi poi con gli avversari.

In primo piano, la Mistery Box disperata che ha dato vita al piatto di Valentina e Alessio

La sfida della “Mistery Box disperata” è stata certamente entusiasmante per i concorrenti. Tuttavia anche i giudici hanno apprezzato l’occasione. Il prof. Ferraresi, direttore del master in “Communication & sport” ha infatti dichiarato: “Amo il cibo, e soprattutto il cibo buono”. Da buon lombardo, come del resto il suo collega Ivan Berni,  deve dunque aver apprezzato molto il risotto di Valentina e Alessio. “Inoltre è stato bello vedere gli studenti all’opera” ha continuato poi. “Questo evento è anche per la comunità, in quanto permette di unire professori e studenti senza le barriere della cattedra ed in un contesto gustoso”.

Quest’ultimo aspetto è stato valorizzato anche dalla prof.ssa Romenti, che evidenzia inoltre l’importanza del cibo come mezzo di comunicazione. “Baderò nel giudizio all’aspetto esteriore  dei piatti, all’abbinamento dei colori, essendo orientata particolarmente alla comunicazione” ha infatti dichiarato durante la sfida.

Dopo questa “Mistery Box disperata”, che ha riscosso successo sia presso  partecipanti che studenti organizzatori, non resta che attendere con ansia i prossimi eventi della “Cucina dello studente”.

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